Spagna e Inghilterra le altre pretendenti, con il Belgio. L'Italia? Parte dalla terza fila
Si comincia, finalmente. Domani alle 21 l'arbitro Kassai darà il via ufficiale ad Euro 2016. Stade de France, Francia-Romania. I padroni di casa sono i favoriti, assieme alla Germania. Nel lotto delle candidate a sollevare il trofeo continentale ci sono l'Inghilterra, giovane ma con valori tecnici sopra le righe, la Spagna che sta attraversando un periodo delicato. L'Italia non è tra le favorite, mentre possibili outsider sono sicuramente il Belgio e la Croazia.
Paul Pogba è solo la punta di una piramide fatta di talento, tanto, velocità, sfrontatezza. A mettere insieme i nomi della Francia da metà in su c'è da avere le vertigini. Perché se non tutti sono campioni di livello mondiale, ecco che Deschamps può contare su una batteria di talenti eccezionali. Martial, Coman e Payet sono i più elettrici, Gignac, Griezmann e Giroud due centravanti di sicuro affidamento. La base della piramide è un po' traballante: davanti a Lloris la batteria di centrali (assenti Varane, Mathieu e Sakho) non dà garanzie assolute. Koscielny, Rami, Mangala e Umtiti sono l'anello debole di una squadra che ha però nel centrocampo un trio davvero eccezionale, un mix perfetto di muscoli, corsa, inserimenti e qualità: Matuidì, Kante e Pogba sono un trio da urlo.
La quota dei bookmakers: Francia vincente a 4,20 - È la quota più bassa di tutte le 24 squadre agli Europei
I campioni del mondo in carica si presentano alla rassegna continentale senza il proprio bomber principe, ovvero Miroslav Klose. Un'assenza che ha "costretto" Löw ha convocare Mario Gomez. In avanti però le soluzioni non mancano perché da Ozil a Draxler le fonti di ispirazione sono sempre tante per un reparto che può contare sulla cattiveria di Müller che non sbaglia mai nei momenti clou, di Goetze, del redivivo Podolski. Il mix esperienza-gioventù è quello che può portare di nuovo in alto i tedeschi: Draxler al mondiale non giocò praticamente mai, Sané è una new entry. Il centrocampo Kroos-Khedira dà garanzie, dietro i problemi fisici di Hummels e il forfait di Rüdiger complicano un po' i piani del ct.
La quota dei bookmakers: Germania vincente data a 5,50
Sono i campioni d'Europa in carica, ma al Mondiale la nazionale di Del Bosque è naufragata malamente. Il talento, smisurato, non manca mai. Hanno sorpreso alcune rinunce, soprattutto in avanti, ma il centrocampo resta sempre insuperabile per caratura tecnica. Ramos-Piqué con De Gea (se verrà finalmente panchinato Casillas) sono un'altra certezza. Davanti i gol devono arrivare da Morata o dal veterano Aduritz, ma Nolito e Lucas Vazquez sono due frecce che faranno comodo al ct spagnolo. L'avvicinamento è stato da incubo, con il ko - giudicato vergognoso da alcuni commentatori spagnoli - contro la Georgia.
Le quote dei bookmakers: Spagna data vincente a 5,5
Il ct è "anziano" ed esperto, la squadra è giovane e fresca. Che bella, questa Inghilterra: Rooney ha la possibilità di predicare in una squadra dall'elevato valore tecnico, forse non solidissima per quanto riguarda la colonna vertebrale (Cahill il difensore più affidabile, Milner l'unico di esperienza a centrocampo) ma potenzialmente letale. Se le statistiche di Vardy e Kane si traducessero in gol agli Europei, si dovrebbe scendere in campo col pallottoliere. Ma sono le tante soluzioni a far sorridere Hodgson: Barkley, giocatore moderno e totale, Sterling che a partita in corso può essere imprendibile, Sturridge e il giovane Rashford. Sarà da tenere d'occhio, davvero, la nazionale dei tre leoni. A meno che ricada nelle solite prestazioni senza personalità.
La quota dei bookmakers: Inghilterra data vincente a 10
No, l'Italia non è tra le favorite. I bookmakers ci quotano a 17, ben di più rispetto al Belgio, dato a 11 e al secondo posto del Ranking Fifa. L'Europeo degli azzurri è un punto di domanda: se Conte riuscisse a trasmettere ai suoi ragazzi la sua grinta e i suoi schemi, il suo calcio, allora l'Italia potrebbe sopperire alle lacune tecniche. Sarebbe bello, per gli azzurri, trovare un uomo del destino, uno Schillaci della situazione. Ma le parole di Conte "giocheranno tutti" fanno capire qual è il progetto: affidarsi, volta per volta, a chi sta meglio, a chi a seconda di avversari e situazioni di gioco può dare all'Italia lo spunto migliore.
Il Belgio è una candidata seria e credibile: De Bruyne e Hazard sono top player, Fellaini-Nainggolan-Witsel centrocampisti che da noi sarebbero titolari. La batteria di attaccanti e mezzepunte, poi, addirittura esagerata. Gli uomini di Wilmots vogliono togliersi l'etichetta di possibile sorpresa e diventare grandi. Un'altra nazionale piena di talento è la Croazia: un centrocampo Modric-Brozovic-Kovacic, più Perisic-Kalinic-Mandzukic possono mettere in difficoltà chiunque. E poi c'è il Portogallo di Cristiano Ronaldo: un uomo solo al comando di una nazionale con tanti giovani, pochi campionissimi, ma che ha in CR7 il più forte di tutto l'Europeo. Con loro puntano al colpaccio la Svezia di Ibra, l'Austria, la Svizzera e la Slovacchia. Sognare non costa nulla, la Danimarca del '92 e la Grecia del 2004 lo insegnano.