Per CR7 è sempre più difficile non sentirsi del tutto amato

Troppe voci, troppe critiche, troppe accuse per chi vuole essere idolatrato

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Troppe voci, troppe critiche, troppe accuse erano piovute sulla sua testa dopo la qualificazione Champions raggiunta sul gong dalla Juve senza che lui avesse partecipato all’impresa nell’ultimo e decisivo atto del campionato. Ronaldo, più che mai, aveva bisogno di tutelare la sua grandezza. Lo ha fatto nei giorni seguenti attraverso Instagram. Prima una foto in bianco e nero in cui porta l’indice al naso per zittire tutti. Poi un lungo post autocelebrativo in cui espone con orgoglio l’ennesimo record personale raggiunto, quello di aver segnato 100 gol in ognuno dei tre grandi campionati in cui ha giocato. È il Ronaldo che ben conosciamo. Quello che non perde occasione per gonfiare il petto ed evidenziare i suoi traguardi. Quello costretto a difendere una leggenda – la sua – che dovrebbe parlare da sé. Quello con 290 milioni di persone che lo seguono su Instagram, eppure che non si sente amato. Almeno non quanto meriterebbe qualcuno che ha fatto quel che lui ha fatto.

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