EURO 2020

Italia, otto mesi per trovare alternative affidabili

Contro il Liechtenstein non tutti hanno dato le risposte che si attendeva Mancini

  • A
  • A
  • A

A scanso di equivoci, partiamo dalle certezze azzurre: primo posto, otto vittorie su otto, venticinque gol fatti e solo tre subiti, la prima fascia al sorteggio della fase finale di Euro 2020 ad un passo (potrebbe bastare anche solo una vittoria nelle ultime due partite del gruppo J). Quello dell'Italia è un ruolino di marcia praticamente inattaccabile, ecco perché Roberto Mancini lavorerà di cesello nei mesi che separano la Nazionale dall'Europeo.

Dato per scontato un girone non proprio di ferro, il ct ha più o meno trovato le undici/quattordici pedine che compongono la formazione iniziale ideale ma - come dimostrato ieri contro il Liechtenstein - non ancora tutte le riserve, variabile quanto mai fondamentale in un torneo condensato in un mese esatto. Se Sirigu, Di Lorenzo e Tonali hanno dato motivi concreti al Mancio per candidarsi ad alternative di livello, c'è chi ha sfruttato meno l'occasione come Cristante, Zaniolo e Grifo

Il 5-0 non inganni, l'Italia è stata avanti di una sola rete fino al 70' e si è pure dovuta aggrappare alle parate di Sirigu per non andare sul pareggio. Era una partita che contava poco a qualificazione già ottenuta ma proprio per questo il ct aveva cambiato diverse pedine rispetto alla Grecia, chiedendo che la tensione rimanesse alta come se fosse una finale. Risposte non del tutto convincenti considerando anche lo scarso valore dell'avversario, qualcosa che non potrà accadere per esempio a metà novembre contro una Bosnia in disperata ricerca di punti e con un paio di clienti scomodi che conosciamo bene, Pjanic e Dzeko.

All'interno di un quadro ottimamente dipinto siamo convinti che Mancini in questi otto mesi cercherà più che altro una bella cornice, una di quelle che regga il confronto se qualche dettaglio del disegno non fosse delineato alla perfezione. Nomi come quelli di Balotelli o - perché no - di Buffon o De Rossi, che l'azzurro lo hanno nel cuore. Fare un ottimo Europeo è l'obiettivo dichiarato ma sognare un epilogo anche più dolce è la strada per diventare grandi. Ed è proprio in quel momento che i dettagli cominceranno a contare.

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments