ARIA DI CASA

Ibrahimovic ci ha preso gusto: la Svezia dopo il Milan?

Il ct svedese apre al clamoroso ritorno: "Se vuole è il benvenuto"

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Un ritorno al passato clamoroso per Zlatan Ibrahimovic: dopo il Milan, il fuoriclasse potrebbe tornare a vestire la maglia della nazionale della Svezia lasciata nel 2016. A differenza del 2018, ora il ct Andersson ha aperto la porta: "Se vuole, mi può chiamare. Sarebbe il benvenuto". Nel recente passato Ibra ha accusato il ct di razzismo: "Sono bravo a lasciarmi le cose alle spalle - ha spiegato Andersson -. Ero triste e deluso".

Non è la prima volta che si parla di un ritorno di Ibrahimovic con la Svezia, ma se nel 2018 - dopo che la nazionale scandinava si era qualificata al Mondiale (contro l'Italia) - il ct Andersson non era interessato alla questione, preferendo il collettivo al fuoriclasse singolo, oggi la situazione - o almeno le parole - sono decisamente diverse. "Ho sempre detto che quando un giocatore decide di lasciare la nazionale, devo rispettare la sua decisione. Ma se cambia idea mi può chiamare, e questo vale anche per Ibrahimovic" ha dichiarato a Fotbollskanalen.

All'orizzonte per Ibra ci sono sei mesi con il Milan in Serie A e la possibilità di disputare Euro 2020. Se dimostrerà in rossonero di essere ancora decisivo, Zlatan potrebbe fare comodo anche alla Svezia e il ct Andersson ha dichiarato di aver dimenticato le recenti accuse di razzismo nei suoi confronti dell'attaccante: "Ero triste e deluso, ma è tutto alle spalle. Se vuole tornare è il benvenuto".

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