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Un bosco per salvare il futuro

A pochi passi da Parma una storica azienda ha ripensato il modo di fare impresa, “piantando” una nuova piazza verde

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Quella del Bosco del Molino è una storia fatta di amore per la terra e di attenzione al futuro.

Come nelle migliori favole, tutto ha avuto inizio con un obiettivo: quello di lasciare in eredità alle prossime generazioni un Pianeta migliore. E per raggiungerlo i suoi protagonisti hanno messo in campo un progetto concreto, che unisce cultura, etica ed eco-sostenibilità: un bosco di 18mila alberi a pochi passi da Parma. Il nuovo polmone verde è nato a Collecchio su un terreno di 13 ettari, ed è frutto dell’idea della storica azienda Agugiaro & Figna Molini, in collaborazione con il CINSA (Consorzio Interuniversitario Nazionale Scienze Ambientali).

Dove nasce la farina, possono nascere anche 18mila alberi: questo è il motto dei suoi ideatori. Il progetto è nato dall’attenzione all’ambiente che i mugnai di Agugiaro & Figna trasmettono di generazione in generazione. Nel DNA dell’azienda c’è una grande volontà di fare del bene con il lavoro, puntando alla compatibilità tra attività economica e salvaguardia della natura.

Il Bosco del Molino, con le sue 18mila nuove piante - tra alberi e arbusti - compenserà la CO2 generata dagli impianti dell’azienda. Un nuovo ecosistema che rivoluziona il concetto stesso di fabbrica: la produzione viene incontro all’ambiente, per salvaguardare la terra e tutto ciò che essa può donare. Un modo per sognare un domani più pulito.

È proprio al futuro che guarda questo giovane bosco. Le piante crescendo non formeranno solo un’oasi verde, ma anche una nuova piazza che ospiterà progetti di ricerca e cultura. Un luogo di scoperta e di rigenerazione dell’ambiente, ma anche di formazione e ritrovo.

Piantare alberi è una delle soluzioni più efficaci contro il riscaldamento globale. Le loro chiome contrastano la CO2, producono nuovo ossigeno e ci proteggono dalle polveri sottili. Un vero e proprio scudo verde, che il Bosco del Molino intende rinfoltire.

Per progettare il Bosco è stata fondamentale la collaborazione del CINSA, che ha permesso di esaminare il terreno fin negli strati più profondi per individuare le zone più adatte, applicando poi tecniche per garantire l’attecchimento e la crescita salvaguardando l’ambiente. A questo passaggio si è poi aggiunta la progettazione architettonica, che collocando piante e arbusti ha voluto ricreare l’armonia della natura e proteggere la biodiversità, utilizzando solo materiali naturali.

Un ottimo esempio di economia circolare, che vuole aprire la strada a nuovi progetti virtuosi e invitare chiunque voglia prendervi parte a vivere in modo più responsabile.

Agugiaro & Figna crede fortemente in un’impresa sostenibile ed etica. Il Bosco del Molino servirà anche a migliorare i rapporti con dipendenti, clienti e tutti i soggetti coinvolti nella filiera, nel nome dell’equilibrio tra uomo e natura.

Un vero impegno siglato con la sostenibilità: quelli piantati non sono solo alberi, ma idee per immaginare un futuro più verde.