In una notte ha confermato la validità di un organico che può fare a meno anche di 5 difensori
Quindi il Napoli può essere anche questo? E allora sarebbe il caso di esclamare: finalmente! Finalmente si è (ri)vista quella squadra combattiva e pugnace, capace di affrontare con intelligenza lo spauracchio Salisburgo, nonostante l’incredibile emergenza di organico che aveva caratterizzato questa trasferta in Austria: Hysaj, Mario Rui, Ghoulam e Maksimovic rimasti a Castelvolturno, Manolas costretto al forfait dell’ultimora per un problema al costato che si stava trascinando dalla gara di sabato contro il Verona e il successivo lancio nella mischia di Luperto, esordiente coraggioso in Champions.
Finalmente il Napoli ha dimostrato il suo valore, confermando in una notte la validità di un organico che può fare a meno anche di 5 difensori, senza tremare di fronte alla capacità offensiva di Haaland & C. (media di 5,2 gol realizzati quest’anno alla Red Bull Arena) e mantenendo la leadership in un girone di Champions che tra 15 giorni potrebbe anche consegnare agli azzurri mezzo approdo agli ottavi di finale: con un’altra vittoria (ma anche con il pareggio) contro il Salisburgo, sarebbe poi sufficiente battere il Genk all’ultima giornata per proseguire con pieno diritto nell’avventura continentale.
L’interpretazione della gara di ieri è una conferma di quanto da tempo sostenevo, cioè che la rosa del Napoli è competitiva tanto da poter lottare ancora per lo scudetto e, con un poco di fortuna, di sfondare anche il muro degli ottavi di Champions, mai superato, nemmeno con Maradona. E quell’abbraccio sincero, coinvolgente, tra Insigne e Ancelotti rappresenta la conclusione di una lunga incomprensione, oltre che l’inizio di una storia che può essere davvero luminosa. Certe liti possono portare a esiti molto positivi, se si ha l’intelligenza di deporre le armi al momento giusto. Come accadde il 5 gennaio 1985 all’hotel Raito di Vietri sul Mare. In quel giorno freddo e piovoso si consumò l’ennesima lite tra Maradona e Bagni, fino al chiarimento e alla stretta di mano arrivata grazie alla mediazione del capitano Bruscolotti. In quel giorno grigio e litigioso prese forma il Napoli che due anni e mezzo dopo vinse lo scudetto. E certe volte, la storia si ripete...