OGGI CON BALZANO PROTA

Milan, la terapia inizia a funzionare

Rossoneri ancora malati, guai a pensare che tutto possa risolversi con una vittoria al 90', ma serviva per intravedere la luce in fondo al tunnel

  • A
  • A
  • A

La terapia del dottor Pioli per questo Milan malato prosegue e inizia a dare i primi effetti. Una squadra di certo non guarita dopo una vittoria, ma quantomeno convalescente. La sensazione è che la febbre stia pian piano iniziando a scendere e che le medicine somministrate da Pioli stiano - pian piano - iniziando a fare effetto.

Non voglio correre perchè il rischio ricaduta è sempre dietro l'angolo, ma sicuramente la squadra sta mostrando segni di ripresa sotto diversi punti di vista. Il primo lo si evince andando ad analizzare le statistiche della sfida di ieri del Tardini, il Milan ha avuto il 65% del possesso palla. E non parliamo del solito tic-tac Romagnoli, Musacchio, Gigio ma di una squadra a tratti armoniosa, con una - quasi - idea precisa e quel quasi è quello che ci riporta al problema principale: le scelte. Come dicevo nel post partita di ieri sulle frequenze di Radio Rossonera, a questa squadra mancano sempre 10 cents per fare 1 euro, una squadra maggiormente equilibrata con un buon giro palla, fino agli ultimi metri dove sistematicamente arriva la scelta sbagliata e non è un problema di singolo, ma l'ultima mossa l'ho vista sbagliare praticamente a tutti. Una volta è Suso che non vede la sovrapposizione, una volta è Bonaventura che fa il classico tocco di troppo, altre volte Piatek che perde il tempo e via dicendo. Non è questione di errore tecnico, per me sempre accettabile, ma proprio di optare per la soluzione sbagliata. Per questo seppur in un'involuzione pazzesca, non me la sento di buttare la croce addosso a Piatek.
Capiamoci, in questo momento il pistolero polacco sembra impugnare una di quelle pistole che quando premi il grilletto esplodono la bandierina con scritto "Bang". E' palesemente un problema mentale, quando fai fatica a stoppare un pallone semplice per un professionista, quando ad ogni spallata sei tu che vai giù e via dicendo è sicuramente un qualcosa che parte dalla testa. Essersela montata? essere in difficoltà da troppa pressione? questo non possiamo saperlo, ma il problema parte dalla mente e non sempre lo si risolve, ma se i gol non arrivano non è il colpevole unico. Quando sotto porta la squadra fa quasi sempre la scelta sbagliata, diventa tutto complicato in primis per la punta e poi per tutti gli altri. Quando fai un possesso del 65% e tiri verso la porta (non in porta) più di 25 volte in una partita, non puoi tornare a casa con una sola rete aiutata dal più goffo dei rimpalloni. E' questo lo step che deve fare la squadra ora per intravedere la luce infondo al tunnel, aumentare il livello i concentrazione e riuscire ad essere decisivi anche nell'ultima mossa. Me lo aspetto da Bonaventura (bene anche ieri), da Hakan (meglio in quantità che in qualità ieri), da Suso (compitino) e via dicendo.
Bisogna continuare così, passo dopo passo, con la voglia e la convinzione di Theo Hernandez (3 gol in campionato, capocannoniere del Milan e superato il suo record di 2 gol in stagione) che sta stupendo tutti, con i miglioramenti lasciati intravedere da Andrea Conti, praticamente perfetto contro il Parma, dai buoni ritmi dettati da Bennacer e via dicendo. La classifica è brutta e bugiarda, per questo - finché non tornerà ad essere più sincera, a differenza di quanto fatto da Pioli con i suoi ragazzi - la terrò in un cassetto e mi limiterò a giudicare partita per partita.

La squadra è ancora convalescente, non guarita, solo i risultati, solo i 3 punti saranno la medicina. Ma senza gol portare punti a casa diventa complicato...ed è per questo che Maldini e Boban hanno scelto: a gennaio arriverà un attaccante. E lo so che - anche in questa stagione che sembra maledetta - leggendo la frase poco sopra, il cuore dei milanisti inizia a vIbrare. Vedremo. Nessuno sa con certezza se sarà Ibra o meno, ma uno li davanti arriverà.

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments