Il centrocampista dei desideri bianconeri

Da Pogba a Milinkovic Savic: tutti i nomi sul taccuino di Paratici

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Non soltanto Aaron Ramsey, pedina multitasking dalla mediana in avanti, calciatore per certi versi ancora tutto da capire dentro il contesto Juventus (e non solo per il vecchio luogo comune dello strano caso dei giocatori britannici oltreconfine nel calcio moderno). Lo si capisce già soltanto adoperandosi nel giochino della collocazione in campo nell'ipotetico undici titolare cambiando di volta in volta il nome dell'allenatore che ognuno di voi a questo punto immagine sulla panchina bianconera alla prima partita ufficiale 2019/20. Perché per la Juve, per Paratici e per il pensiero Champions con Ramsey e i contorni dell'operazione che lo ha portato a Torino ci si strofina le mani, ma non ancora non basta.

Da un lato, sullo sfondo, le possibili partenze congiunte di Khedira e almeno uno tra Pjanic e Matuidi. Non a caso, messi insieme, di fatto gli uomini del terzetto titolare della Juve di Allegri dell'ultima stagione, Emre Can permettendo. Dall'altro lato un mercato che non stravolgerà l'organico, ma che stravolgerà le gerarchie con pezzi decisivi: i nomi dei candidati per mettere il fiocco dorato sul reparto mediano sono alcuni presto fatti e altri (ma non molti) possono irrompere. Di Paul Pogba sappiamo più o meno tutto, quindi che non ci sia un solo uomo in Juventus che non sia convinto che calzerebbe a pennello, ulteriormente maturato ma non ancora esploso nonostante il mondiale, nella Juve 9.0.

L'operazione è più complessa rispetto a quella che porterebbe al mondo alternativo rappresentato da Sergej Milinkovic-Savic, caro ma non troppo, al suo capolinea nella maiuscola esperienza laziale. Solo che Milinkovic non è esattamente la copia di Pogba, meno abile nelle giocate distaccate dal perimetro dell'area di rigore, meno uomo squadra visto che Pogba praticamente della Juve lo fu già quattro anni fa pur essendo oggi ancora un ventiseienne con tante cose da scoprire nella propria vita sportiva. E se Ngolo Kanté è il complementare che nel rapporto qualità/prezzo resta fuori dai radar, Paratici è invece stuzzicato da Ndombele del Lione (cosa risaputa) mentre Nedved è rimasto letteralmente stregato dalla forza d'urto a tutto campo nonché dalla presenza continua dentro la partita da parte dell'olandesino (per modo di dire) Van de Beek dell'Ajax delle mezze meraviglie.

Insomma, la sensazione è che in zona Stadium si guardi ancora al centrocampista che garantisca anche una cifra di gol gradualmente erosa nel corso degli anni. Un po' per come è stata in campo la Juventus nell'ultimo biennio e un po' perché la continuità in questo senso del trittico Vidal-Pirlo-Pogba (con Marchisio a supporto, senza infilare le zampate qua e là dei primissimi Pepe e Giaccherini) è qualcosa a cui dover nuovamente aspirare. Perché il meglio assoluto è l'obiettivo dichiarato di questa gestione bianconera. Punto e basta.