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Cuore tifoso Juve: nuova missione per Sarri

Il tecnico deve trasformare le grane in opportunità

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Il saldo del mercato estivo 2019 lo si peserà al 30 giugno 2020, allorquando sapremo tutto di questa stagione sportiva: chi avrà reso secondo le aspettative, chi avrà deluso, chi era davvero un corpo estraneo a questa nuova tendenza calcistica, chi non te l’aspettavi così, chi era adatto e chi era meno adatto. Consapevoli che, per come la Juve si presenta ai nastri di partenza, certe vittorie ormai hanno il sapore dell’atto dovuto: se non arriveranno, tutto finirà nel sacco nero e ciao e buonanotte. Al contrario, esiste un misuratore Champions che farà da metro di giudizio da parte della società: la svolta verrà pesata in valuta europea, tanto più con un assortimento di scelte nelle quali Sarri ha il compito di non perdersi e dalle quali lo stesso allenatore dovrà estrarre il meglio dimostrando anche, per il bene degli umori del gruppo, di non essere uomo di preconcetti così come invece disegnavano le sue (per quanto ottime) esperienze precedenti.cola grande lezione l’avranno pur tratta: le compravendite, nel calcio, si fanno in tre (escluse agenzie).

Calcisticamente parlando, l’impressione è che ci si debba un po’ aggrappare a Higuain e Pjanic. Per la centralità dei due ruoli e perché, per come ha intenzione di proporre gioco la Juve 9.0, non ci si potrà mai permettere di sedersi al tavolo del poker (con Conte così come con Klopp, ovvero su tutti i fronti) con due carte in meno rispetto all’avversario. Higuain e Pjanic, due calciatori enormi, ma due calciatori costantemente a rischio apatia. Sarri, però, ed è una buona notizia, è per le gestioni elettriche: sollecitazioni continue, tecniche e verbali; perfezionismo ossessivo, tattico e estetico; addirittura formazioni ufficiali che, a fronte di 22 campioni che si ammazzano in partitella, vengono comunque comunicate ai nostri eroi un’ora e mezza prima della partita. Elettricità della quale ci si prende il bene degli stimoli mentali e il male degli umori viscerali. D’altronde la stagione va pur incanalata, la squadra va scossa e ridisegnata, e una società forte e presente alle spalle consente di tenere il bastone dritto anche in assenza fisica del mister. Il mondo della Continassa è questo, e non soltanto per la fitta presenza di telecamere: se hai l’atteggiamento sbagliato, lo vengono a sapere tutti; e prima ancora che una mancanza verso lo staff tecnico, stai sfidando il club.

Ecco perché chi è rimasto senza un apparente senso, stando alle pungenti dinamiche vissute in questa sessione di calciomercato, è comunque sinonimo di garanzia in attesa di vedere come si arriverà a gennaio. L’impalcatura al momento non trancia nessuno: con Chiellini lungodegente Rugani dovrà crescere anche da eventuale ultima scelta, magari con un astio dentro che può aiutare; oppure un Mandzukic, con una Juve che in fin dei conti ha fin qui presentato un sistema con due attaccanti centrali, quando gli spigoli del campionato saranno un fastidio per chi vuole giocare un calcio sul velluto. Sono esempi, perché non c’è più scappatoia: con un organico così, inimmaginabile e forse impensabile anche nella mente di Nedved e Paratici, le grane devono essere trasformate in opportunità. Certo loro una pic

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