Non importa chi scende in campo

Stasera col Frosinone formazione logica, ma senza cattiveria non si vince

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Non importa chi scende in campo - foto 1

L'Inter di quest'anno non si sa mai con che testa scenda in campo, ci sono state un numero infinito di variabili che hanno condizionato gli approcci di tante partite minando la stagione. A Frosinone Spalletti ha apparecchiato il match con una formazione dalle scelte coerenti rispetto all'andamento della stagione. Se non ci saranno sorprese dovrebbe giocare Icardi in attacco e non Lautaro Martinez, con Nainggolan trequartista, più Perisic e Politano a proporsi sugli esterni.

Il Frosinone, ad un passo dalla retrocessione, ha trovato ben due vittorie consecutive, l'ultima addirittura a Firenze, pur giocando una partita di rimessa. L'Inter dipende certamente dalle scelte tattiche ma, posto che le ultime della classifica da qualche settimana fanno punti contro chiunque, la sottile inquietudine nasce solo dal tipo di testa che metterà la squadra, a partire da Perisic che scende sempre in campo con un'attitudine instabile come il meteo di questi giorni.

Ho apprezzato Nainggolan quando ha detto di voler farsi perdonare, meno quando ha ridimensionato Zaniolo. Resta il fatto che se questi due giocatori questa sera giocheranno a calcio, sarà più facile vincere, così come la squadra che se entrerà con un minimo sindacale di personalità, potrebbe andare in affanno. Il secondo problema è l'assenza di Brozovic, considerando che è l'unica fonte di gioco attuale. Con Borja Valero in cabina di regia sarà obbligatorio il gioco in orizzontale e la speranza che Politano inventi qualcosa, sempre che anche Perisic non si senta in vena. Il modello tattico resta sempre il 4-2-3-1 ma sembra quasi una bestemmia evocare un modulo che proponga le due punte, perché Lautaro Martinez e Icardi rischierebbero, a detta di Spalletti a inizio stagione, di sbilanciare la squadra.

Si è comunque a fine stagione, c'è solo il Campionato e gli esperimenti oggi non hanno senso. Con il ritorno in campo di De Vrij la difesa torna al completo e questo garantisce una buona copertura sulle palle alte, considerando che il Frosinone crossa molto in area. Va risolta dunque la lenta proposta di gioco che, quando si manifesta con il solo possesso palla, denota scarso ritmo e induce all'errore tecnico, permettendo a qualunque avversario di organizzare la difesa. Se l'Inter questa sera metterà la testa giusta, sarà possibile affrontare la Roma sabato prossimo senza renderlo uno spareggio. Per il gioco si spera nella prossima stagione, questa sera sono gradite accelerazioni, verticalizzazioni e, naturalmente, il gol.