Mourinho, una suggestione da non scartare

Conte sembra ad un passo, ma con Mendes di mezzo mai dire mai...

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Mourinho, una suggestione da non scartare - foto 1

Impazza il toto allenatore in casa Inter. Mai come stavolta la panchina nerazzurra sembra allontanarsi da Spalletti o viceversa, vedete Voi. Non tanto per la gestione dell'Icardeide o per qualche errore di valutazione in fase di mercato (magari rispetto ad un calciatore nello specifico, la cui annata è stata di gran lunga la peggiore della sua carriera) quanto piuttosto per la pessima interpretazione di due partite ritenute fondamentali nel corso della stagione; Inter-PSV, che l'altroieri guardando Tottenham-City mi veniva il fottone ripensando alla gara, senza nerbo né grinta, giocata contro gli olandesi ultimi nel girone e già eliminati che ci costò l'uscita dalla Champions, ed Inter-Lazio di Coppa Italia, altra eliminazione, stavolta ai rigori, dopo 120 minuti di poca cosa. Ipotizzo, ma nemmeno troppo, che il destino della panca più complicata d'Italia sia dipeso molto, moltissimo, da queste seratacce.

Antonio Conte è in fuga, con grande vantaggio sul resto del gruppo, vuoi per l'amicizia ed il rispetto che lo legano a Marotta, vuoi perché per Zhang Senior (colui che controlla i cordoni della borsa) il tecnico leccese non rappresenta l'innamoramento estivo da classica romantica grigliata fronte mare. Parlerei piuttosto di passione che dura almeno da un biennio, fatta di abboccamenti veri o presunti; da quando, cioè, Suning ha acquistato l'Inter. Ma provate, per un attimo, a chiudere gli occhi e immaginate.

Immaginate Mou, il vate terracqueo, che si propone ai nerazzurri non solo per sentito dire. Che rischio per lui, enorme. Josè rappresenta una pietra miliare nella storia interista, ma se i risultati non arrivano anche le pietre miliari possono iniziare a barcollare. D'altro canto sarebbe una sfida oltremodo stimolante. Detto che alcuni lo considerano bollito e passato di moda bene, a costoro, perché i numeri nel calcio contano, eccome se contano, ricordo soltanto gli 8 (otto) titoli conquistati da quando ha lasciato l'Inter. Media: un trofeo all'anno. Che se il bollito è lui, gli altri cosa sono?

E poi, diciamocelo; il suo ritorno scatenerebbe l'interismo in tutte le sue declinazioni. Perché certi gesti, conferenze stampa, risposte, atteggiamenti, sono rimasti nella storia del pallone. Non solo nerazzurro. Vedremo se la regia abile e strategica di Mendes ci offrirà l'ennesimo colpo di scena.

Oggi Conte appare come il solo uomo al comando, ma mai sottovalutare l'istrionico binomio portoghese. Bundesliga permettendo.

Alla prossima.