Forza Inter!

Tra diverse percezioni e tante perplessità per la partita di questa sera, spicca un solo sentimento: quello dell'incoraggiamento

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Questa sera l'Inter si gioca molto, moltissimo del suo futuro e lo fa contro un avversario che già nel solo nome, rappresenta una trappola pericolosa come la sottovalutazione. “Ma dai con l'Empoli se sei l'Inter devi vincere”. È vero, ma se nel calcio bastasse il blasone e il rapporto di forza, non si dovrebbe nemmeno scendere in campo e l'Empoli ha fatto gli stessi punti dell'Inter negli ultimi dieci turni, solo che a fare paura è la squadra di Spalletti, molto più di qualunque avversario. Fanno paura gli equilibri dello spogliatoio, l'attacco spento, il gioco prevedibile e tutte le voci senza controllo che danno ormai fuori dall'Inter: Spalletti, Icardi, Perisic, Miranda, Keita e altri giocatori. Nessuno della società ha parlato per tamponare l'emorragia di informazioni che hanno fatto malissimo all'ambiente e alla sua precaria convivenza.

Si è deciso di non fare niente di diverso per preparare una gara tanto importante e si è preferito intraprendere una modalità professionale ma non emergenziale. Può darsi che alla fine questo risulti una scelta appropriata, oppure il contrario ma è certo che in questi mesi le logiche societarie sono state deleterie e poco comprensibili. A partire dal caso Icardi che questa sera potrebbe essere alla sua gara d'addio. Il valore aggiunto dell'Inter è lo stadio pieno, il tifo appassionato, l'incoraggiamento, se la curva manterrà la promessa, continuo per tutti i novanta minuti.

Il resto è delegato alla solidità della difesa, alla velocità con la quale si muoverà la squadra, quanti cross verranno fatti e come verranno eseguiti per l'unica punta. Si tratterà di capire se Politano sta bene, Perisic e Nainggolan avranno voglia, Icardi tornerà a segnare un gol su azione, se la squadra sarà concentrata tutta la partita o tenderà ogni tanto a distaccarsi e dunque subire gol o pericoli.

Dipende anche dallo stato di partecipazione che possono avere uomini di campo capaci di fare il loro mestiere in un contesto in cui la professionalità, come hanno dimostrato i risultati degli ultimi due mesi, non è sufficiente. Nel calcio serve la passione, la convinzione, la rabbia, quel tipo di fame che questo club e i suoi giocatori negli ultimi anni hanno avuto solo episodicamente, riducendosi a giocare il proprio futuro per il secondo anno consecutivo in una partita. L'ultima.

Questa squadra non mi convince umanamente ma va sostenuta con tutta la forza che un pubblico può dare. Stasera esiste solo l'Inter, per scacciare la paura e sostituire quel braccino che questi giocatori hanno avuto tutta la stagione. Spero che il pubblico di San Siro dia la personalità che manca ai giocatori, persino contro l'Empoli.
Coraggio e forza Inter!

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