CONTRASTI

Il giorno perfetto di Frankie Dettori

L'italiano segnò un record capace di oscurare persino il football

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Sabato 28 settembre 1996 Ascot, Inghilterra. La cittadina britannica è celebre nel mondo per il suo ippodromo, dove corrono solo cavalli purosangue. Quel pomeriggio un pezzo di Italia si lega a un record non ancora battuto a quasi 25 anni di distanza. E forse neppure battibile, perché oltre il 100% di un’impresa non si può andare. Il fantino di origini sarde Lanfranco Dettori, meglio conosciuto come Frankie, vince tutte le sette gare in programma nel pomeriggio. L’Inghilterra sbigottisce, in pochi minuti la notizia fa il giro del mondo. Ne parlano tutti i giornali, compresi quelli non sportivi. Anche per i nostri colori c’è motivo di orgoglio, sebbene Dettori viva e lavori da anni in Gran Bretagna. Per un giorno sui tabloid nazionali il calcio deve fare spazio a qualcosa di inaudito. Se prima di quel 28 settembre Frankie era una celebrità nel mondo dell’ippica, da quel momento si tramuta in leggenda dello sport mondiale. La carriera di un grande fantino, figlio d’arte. Imprese eccezionali e qualche caduta rovinosa, non soltanto da cavallo.

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