CONTRASTI

Il circo del "Payaso" Aimar

Compie 41 anni uno degli argentini più amati

  • A
  • A
  • A

ablito, suerte, andá!. Sono le parole sussurrate in un bacio fraterno dal Muñeco Gallardo in un’umida notte di fine maggio 2015. Dalle panche del Monumental il delirio estatico che si leva alla mezzora della ripresa ha poco a che vedere con la vittoria, di misura, che il River Plate sta archiviando contro il Rosario Central. Si celebra il ritorno di uno dei figli più amati, rimasto troppo tempo lontano da casa. Bastano pochi secondi a incendiare il popolo della Banda: i tocchi felpati nascondono la qualità di sempre e, sebbene comprensibilmente compassato per le 35 primavere sulle spalle, è ancora lui. Pablo César Aimar è di nuovo un giocatore del River Plate.

Iniziare dalla mèta ha il naturale vantaggio di poter calibrare meglio la portata del viaggio; quello che delinea spesso i confini di storie che, plasmate dal magico contesto sociale latino, restituisce personaggi ammantati di un fascino misterioso, semi-mitici. Ma ci sono anche vicende eccezionali nella propria normalità, entusiasmanti in quanto straordinariamente umane. È questo il caso di un ragazzino di Rio Cuarto, cuore geografico dell’Argentina, noto al mondo come El Payaso.

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments