VERSO MACEDONIA-ITALIA

Italia, Spalletti verso la Macedonia: "Abbiamo qualche ferita da sistemare"

Il tecnico alla vigilia del suo primo impegno da ct nelle qualificazioni a Euro 2024: "Vogliamo fare innamorare gli italiani, finalmente un presidente che mi prende tutti i giocatori che voglio"

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Per Luciano Spalletti è arrivato il momento della verità. Il tecnico toscano è pronto al debutto ufficiale nel ruolo di ct dell'Italia, che avverrà sabato sera a Skopje contro la Macedonia del Nord, match valido per le qualificazioni a Euro 2024. Gli azzurri, attualmente terzi nel Gruppo C, devono assolutamente vincere per tenere il passo di Inghilterra e Ucraina, che si affronteranno qualche ora prima. Spalletti si presenta alla sfida senza Chiesa e Pellegrini, con un dubbio per reparto. "Questa Nazionale è forte, bisogna lasciare spazio all'estro senza mai dimenticare l'organizzazione. E senza concedere scuse: se gli avversari saranno più forti, faremo loro i complimenti. Il capitano? Immobile fino all'Europeo con Donnaruma vice, poi vedremo" ha detto Spalletti in conferenza.

LE PAROLE IN CONFERENZA
"Mi emozionerò quando sentirò l'inno. È la prima volta che ho un presidente che mi compra tutti i giocatori che chiedo e mi ha detto che ne può comprare anche altri... Questo mi rende molto tranquillo, perché li ho scelti tutti io e voglio da loro la giusta risposta" ha esordito Spalletti. "Domani sopra ogni altra cosa c'è l'atteggiamento, non dobbiamo mai sentirci vittime, ma andare sempre alla ricerca di quello di cui abbiamo parlato per tutta la settimana. La speranza è sempre che il risultato sia una conseguenza di questo atteggiamento. Abbiamo calciatori forti, tutto ciò che serve per fare un buon calcio. Serve organizzazione, e ne abbiamo discusso molto, ma senza mai ingabbiare l'estro dei calciatori di talento. Ci saranno anche momenti in cui dovremo difenderci, essere in 9 dietro la linea del pallone come fanno le grandi squadre, ma il nostro obiettivo è sempre quello di far innamorare chi ci vuole bene. Dobbiamo dimostrare quella passione che faccia inorgoglire tutti gli italiani" ha proseguito.

Sulla sconfitta che aveva estromesso l'Italia (allora di Mancini) dai Mondiali 2022: "Abbiamo rivisto tante volte le immagini di quella partita, l'analisi che abbiamo fatto parte proprio da lì. La Macedonia in casa è forte, dovremo muovere velocemente la palla per aprire la loro linea difensiva. Ritrovo Elmas dopo il Napoli? Forte, fortissimo e ci creerà problemi. Lui è come un figlio da cui ho ricevuto tutta la disponibilità possibile". Infine, sulla fascia di capitano: "Immobile (56 presenze, ndr) fino all'Europeo e vice Donnarumma (54, ndr) poi vedremo. Per me il capitano è chi si fa rispettare nello spogliatoio, è amico di tutti, è generoso, è apprezzato anche dai rivali".

PRIMA DELLA CONFERENZA
"Bisogna riuscire a far emozionare tutti gli italiani - le parole di Spalletti a Sky Sport poco prima della conferenza -. Dobbiamo fare risultato, ma anche far nascere un amore. Attraverso quello che facciamo in campo dobbiamo creare un legame con gli italiani. Poi naturalmente tutto dipenderà dal risultato in campo, solo quello dirà se siamo davvero l'Italia, per adesso siamo solo 'i selezionati'". 

Le assenze di Chiesa e Pellegrini preoccupano fino a un certo punto: "Sicuramente sono giocatori importanti, ma ce ne sono anche altri. Abbiamo alle spalle una storia importante, di cui fa parte per esempio Buffon. È una storia bella, che si porta dietro qualche ferita. Dobbiamo rimettere a posto queste ferite".

Sulla filosofia di gioco il neo ct ha le idee chiare: "Cercheremo di essere squadra, proveremo a fare la partita. Nell'ordine però dobbiamo anche lasciar spazio all'estro e alla fantasia, a chi è in grado di vedere linee di passaggio che nessun altro vede. Ci vuole una giusta via di mezzo. Sono stato felicissimo di vedere i ragazzi in campo questa settimana, sono fiducioso in vista della partita".

Spalletti ha anche parlato anche ai microfoni della Rai, tornando sulla questione assenti: "Dispiace, ma abbiamo usato i metodi di un club. Non abbiamo insistito e al primo avvertimento di un piccolo problema li abbiamo lasciati liberi. Potevamo pensare anche di forzare per martedì, ma abbiamo deciso di fare così perché abbiamo anche altri calciatori. Chi al posto di Chiesa? Zaccagni è quello di ruolo, Raspadori lo sa fare perché anche a Napoli ultimamente ha giocato lì. Poi ce ne sono anche altri...".

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