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America's Cup, Luna Rossa contro rinvio: "Riprendere le regate"

Il risultato parziale è di 4-0 per gli italiani, ma la ripresa delle regate non ha ancora una data certa, e potrebbe slittare di molto

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Ad Auckland in Nuova Zelanda braccio di ferro fra il comitato organizzatore dell'America's Cup e la barca italiana Luna Rossa: a causa di soli 3 casi di covid, registrati a sud di Auckland, le autorità hanno infatti decretato un lockdown di 72 ore, interrompendo cosi' la sfida in mare aperto fra Luna Rossa e l'imbarcazione inglese Ineos al meglio delle 7 regate per la Prada Cup, che vale l'accesso alla finale della 36/a America's Cup contro Team New Zealand. Adesso il risultato parziale è di 4-0 per gli italiani, ma la ripresa delle regate non ha ancora una data certa, e potrebbe slittare di molto, facendo rinviare a sua volta anche la finale di America-s Cup.

afp

In realtà secondo Luna Rossa, visto che il lockdown finisce domani, già venerdi' le barche potrebbero tornare in mare, peraltro in condizioni di assoluta sicurezza rispetto al pericolo di contagi covid. Ma non è affatto detto sia così. Il team italiano si è detto "sorpreso" dalle dichiarazioni di America's Cup Event (ACE) e di INEOS.
"Fin dal primo giorno delle attivita' dei team in Nuova Zelanda, sono stati messi in atto protocolli insieme ad ACE e agli enti governativi, al fine di garantire ai team ed agli organizzatori di lavorare ai diversi livelli di allerta COVID-19 per continuare la preparazione e per svolgere le regate nell'eventualità di poterle fare a porte chiuse, come avviene per F1, Australian Open e altri eventi, con la priorità di rispettare la salute delle persone coinvolte".

Sulla vicenda è intervenuto anche il "Challenger of Record" (COR 36), organizzatore della Prada Cup, che ricorda di aver chiesto "da tempo a ACE di inoltrare al governo neozelandese, una richiesta di esenzione per continuare il programma delle regate anche in caso di allerta Covid di livello 2 o 3, per rispettare le legittime aspettative di concorrenti, pubblico e tv di tutto il mondo. Sfortunatamente -afferma il Cor 36- questo non e' successo, nonostante un protocollo e una procedura siano stati previsti da mesi per essere pronti a tale evenienza". Oggi è emerso che si esplorano "opzioni diverse, compreso il posticipo delle regate al 26 febbraio. Iniziativa in totale inosservanza del regolamento e delle condizioni di regata, che definiscono senza possibilità di proroga il 24 febbraio come ultimo giorno possibile della PRADA Cup".
COR 36 si sta adoperando per assicurare la ripresa delle regate già dal 19 febbraio nel rispetto della salute pubblica e dei protocolli imposti dal Governo neozelandese, e ha offerto pieno supporto per l'applicazione del protocollo indicato per l'allerta Covid-19 di livello 3, che prevede che il villaggio sia chiuso e le regate siano condotte senza pubblico e a porte 'chiuse', come per altri eventi sportivi. Inoltre, dato che i team sono autorizzati a allenarsi anche con l'allerta covid a livello 3, è difficile capire come mai non si possano applicare gli stessi protocolli per le regate a porte chiuse".

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