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Project 91: Raikkonen sfida i campioni della NASCAR e... l'intelligenza artificiale

Conto alla rovescia per il debutto dell'ex ferrarista nella divisione più prestigiosa delle stock cars

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Ferragosto (e dintorni) negli USA per Kimi Raikkonen, ormai prossimo al debutto nella NASCAR Cup Series. Tra seat fitting, test al simulatore, riunioni operative ed uno shakedown in pista, il campione del mondo di Formula Uno del 2007 ha compiuto una vera e propria full immersion nella dimensione stock cars ed è ora pronto alla "prima" con la Chevrolet Camaro numero 91 del Trackhouse Racing, in programma domenica 21 agosto sulla storica pista di Watkins Glen, venticinquesimo dei trentasei (!) appuntamenti del campionato più popolare oltreatlantico. 

Il pianeta NASCAR non è una novità assoluta per Kimi, uscito dalla Formula Uno al termine del GP di Abu Dhabi della scorsa stagione con l'Alfa Romeo, ma l'esperienza precedente risale ad oltre un decennio fa. Nel 2011 infatti - lasciato per una prima volta il mondo dei Gran Premi e parallelamente impegnato nel Mondiale Rally WRC - "Iceman" si era... scaldato nella Camping World Truck Series e poi nella Xfinity Nationwide Series (una sorta di Formula 2 della premier division), prima di tornare sui propri passi con la Lotus nel 2012.

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Il compito che attende l'ex ferrarista non è dei più semplici, ma le premesse sono molto buone. Kimi debutta infatti in una delle sole due prove del campionato ad andare in scena su un tracciato stradale: quello di Watkins Glen (Stato di New York), teatro del Gran Premio degli USA dal 1961 al 1975 (e di quello degli USA-Est dal 1976 al 1980). Il finlandese ha fatto nei giorni la sua conoscenza con la sua Camaro ZL1 sui saliscendi del Virginia International Raceway, riportando poi le sue impressioni agli ingegneri del team Trackhouse ed ai propri compagni di squadra, entrambi classe 1992 e quindi tredici anni più giovani di Kimi, che non sono esattamente due vicini di box particolarmente "comodi". Ross Chastain from Florida occupa infatti attualmente la seconda posizione della classifica generale alle spalle di Chase Elliott.

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Da parte sua, Daniel Suarez è "solo" tredicesimo del ranking (su trentanove, l'ultimo dei quali è... Daniil Kvyat!), ma un paio di mesi fa il driver messicano - primo pilota del suo Paese a farlo in Cup Series - ha vinto la tappa californiana di Sonoma, primo dei tre soli appuntamenti del calendario su tracciato stradale seguito da quello di fine luglio sullo Street Course disegnato all'interno del perimetro dell'Indianapolis Motor Speeday e - tra pochi giorni appunto, da quello di Warkins Glen. Dove Kimi potrebbe incrociare le traiettorie con l'ex-collega Kvyat, lui pure nella entry list della gara con la Toyota Camry del team olandese Hezeberg, lo stesso per il quale Jacques Villeneuve (ormai un habitué della NASCAR in tutte le sue divisioni) si è classificato ventiduesimo nella Daytona 500 dello scorso inverno, il "crown jewel" della specialità.

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Ultimo atto prima di fare sul serio (e di scendere in pista), lo svelamento del "paint scheme" della Camaro Project91 affidata a Raikkonen, dipinta appunto nel blu elettrico dello sponsor Recogni, società californiana di tecnologia digitale che si occupa di intelligenza artificiale legata al mondo automotive, il cui claim recita più o meno: "Prendere decisioni di guida più accurate di quelle possibili all'uomo, consumando al tempo stesso quantità minime di energia". Difficile immaginare una filosofia più lontana da Kimi ma... business is business!

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