DAKAR

Dakar, ottava tappa ad Al-Attiyah e Cornejo. Carovana in ansia per Cherpin

Il qatariota vince nella categoria auto, fra le due ruote è il cileno ad imporsi in una frazione in cui il pensiero non può non andare al motociclista francese, che lotta fra la vita e la morte

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Nasser Al-Attiyah e Nacho Cornejo vincono l’8a tappa della Dakar 2021, con arrivo a Neom dopo 375 km di speciale. Il qatariota supera Sainz tra le auto per soli 52” e rosicchia 3’03” al leader della generale Peterhansel, il cileno conquista la frazione nelle due ruote aumentando il vantaggio in classifica su Price. Ma il pensiero dei piloti è per il francese Pierre Cherpin, in coma indotto dopo un grave incidente nella tappa di Sakaka.

afp

AUTO
Questa volta non c’è spazio per gli outsider: con il saudita Yazeed Al-Rajhi (Overdrive Toyota), vincitore della settima tappa, che perde circa un’ora per problemi tecnici, la categoria auto della Dakar 2021 torna a vivere l’ormai consueta sfida a tre fra Nasser Al-Attiyah, Carlos Sainz e Stephane Peterhansel: al termine dei 709 chilometri, 375 dei quali cronometrati, della tappa che porta la carovana da Sakaka a Neom, a vincere è il qatariota del team Toyota Gazoo Racing, che conquista la quinta affermazione parziale del rally raid di quest’anno beffando il veterano spagnolo del team X-Raid Mini Jcw per soli 52”. Terzo, invece, ‘Mister Dakar’, anch’egli su Mini, che perde 3’03” da Al-Attiyah e vede ridursi a 4'50" il vantaggio nella classifica generale proprio rispetto al qatariota. Dietro i tre campioni c’è letteralmente il vuoto, benché meritino menzione le prove di Khalid Al Qassimi e Cyril Despres: entrambi i portacolori del team Abu Dhabi Racing sono gli unici a terminare la corsa di oggi con meno di un quarto d’ora di distacco dal vincitore. Al Qassimi, in particolare, conserva ancora l’ambizione di terminare nella top 5: rispetto all’attuale quinto in classifica generale, lo spagnolo Nani Roma (Bahrain Raid Extreme), ci sono ‘solo’ 15’04” di ritardo: un disavanzo temporale non certo impossibile da recuperare nelle restanti quattro tappe.

MOTO
Non c’è dubbio che ogni singolo concorrente della Dakar, e in particolare gli 85 piloti della categoria moto che hanno preso il via da Sakaka, abbiano riservato un pensiero e una preghiera a Pierre Cherpin, concorrente della categoria Original by Motul (quella che non prevede assistenza esterna per il pilota), in coma indotto dopo un grave incidente nella settima tappa. Il biker francese della Husqvarna, secondo quanto riportato da fonti ufficiali, ha subito un’operazione d’urgenza e sta lottando tra la vita e la morte. La carovana, però, va avanti nonostante la preoccupazione per Cherpin, e a conclusione della frazione numero 8 è Nacho Cornejo (Monster Energy Honda) a conquistare la vittoria di giornata, la prima in questa edizione del rally raid, grazie a cui lo stesso cileno rafforza il primato in classifica su Toby Price (Red Bull Ktm), portandolo dal solo secondo di vantaggio di ventiquattr’ore fa a 1’06”. L’australiano, che recupera brillantemente dopo i problemi alla ruota posteriore di domenica, conquista la piazza d’onore della tappa davanti a Ricky Brabec (compagno di team del leader della generale) e all’altro pilota Reb Bull Ktm, il britannico Sam Sunderland, ora terzo nella generale a 5’57” da Cornejo. Giornata deludente per gli altri big: gli altri due alfieri del team Monster Energy Honda, Kevin Benavides e Joan Barreda, perdono oltre 5 minuti, il rookie Daniel Sanders arriva a 6 minuti e mezzo. Alza bandiera bianca infine Xavier De Soultrait: il francese, quarto in classifica alla partenza, è vittima di una brutta caduta al chilometro 267 e viene trasportato all’ospedale di Tabuk per gli accertamenti del caso. Le condizioni fisiche del pilota Husqvarna, fortunatamente, non destano particolari preoccupazioni, ma la sua Dakar finisce qui.

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