I Pokémon vi portano alla scoperta di Galar con Spada e Scudo

Arriva su Switch il nuovo capitolo della serie dedicata ai mostriciattoli di Nintendo

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Si chiama Galar ed è la nuova ambientazione per l'ultimo capitolo dell'attesissima serie Pokémon, al debutto su Nintendo Switch dopo l'antipasto "Let's Go". Pokémon Spada e Pokémon Scudo, questo il titolo delle due varianti firmate Game Freak, vi permette di avventurarvi in un'ampia regione con pacifiche campagne, moderne città, dense foreste e montagne innevate. La gente e i Pokémon che abitano qui, nei luoghi ispirati alla Gran Bretagna, collaborano per sviluppare le industrie locali. Voi, invece, nel corso dei vostri viaggi visiterete varie palestre per diventare campioni. La nuova avventura di questo RPG si apre con la scelta del primo Pokémon che vi accompagnerà, fra tre completamente nuovi: Grookey, un Pokémon Scimpanzé di tipo Erba, birichino e con una curiosità sconfinata; il Pokémon Coniglio Scorbunny, di tipo Fuoco, pieno d'energia e sempre preso a scorrazzare qua e là; infine Sobble, il Pokémon Acquacertola di tipo Acqua, timido e capace di lanciare attacchi rimanendo nascosto nell'acqua.

Girovagando qua e là, incontrerete un gran numero di personaggi e Pokémon, le cui tante e spesso sconosciute specie abitano la regione del Galar. In particolare, nelle Terre Selvagge che si trovano tra una città e l'altra, gli Allenatori scopriranno una varietà di Pokémon molto più alta che in qualsiasi altro punto. Ma attenzione. Alcuni di questi posti prevedono il fenomeno denominato Dynamx, grazie a cui i Pokémon assumeranno proporzioni gigantesche durante le lotte. Che, nelle Terre Selvagge, si trasformeranno in Raid Dynamax, un nuovo tipo di combattimenti in cui il giocatore deve fare squadra con un massimo di altri tre Allenatori, online o in locale, per affrontare un Pokémon Dynamax selvatico. Se riusciranno a sconfiggerlo, gli Allenatori avranno la possibilità di catturarlo, ma non sarà un'impresa facile. Insomma, una storia tutta nuova con qualche interessante novità di lotta e la solita ondata di "teneri mostriciattoli" ideati da Junichi Masuda, arrivati ormai all'ottava generazione. Anche se una fetta delle ottocento creature esistenti è stata tagliata, forse inevitabilmente.

Proprio le Terre Selvagge sono il grande inedito della serie. In questo open-world sarete liberi di muovervi come più preferirete alla ricerca dei Pokémon più insoliti, potenti e difficili da battere, ben visibili sulla mappa a disposizione. In realtà uno spazio un po' troppo vuoto e spoglio, che limita la curiosità del giocatore alle semplici sfide e poco altro. Con almeno il gustoso condimento delle condizioni atmosferiche, variabili e in grado di influenzare i combattimenti. Quanto al Dynamax, bisogna dire che non è sempre garanzia di vittoria e non solo perché si può mantenere questo aspetto per soli tre turni e unicamente in punti specifici della regione. Discorso diverso per i Gigamax, versione "esagerata", ma riservata a pochi Pokémon. Si hanno a disposizione mosse speciali e, come i Dynamax, possono essere sfidati e catturati nelle loro tane delle Terre Selvagge. Sia da soli, sia in compagnia di altri giocatori o dell'IA. Nulla di completamente inedito rispetto al passato, ma comunque sempre interessante. Il meglio, però, questo Pokemon Scudo (la versione da noi provata), lo dà in modalità single player. Nonostante la storia sia semplice e a volte fin troppo lineare, resta coinvolgente anche sulla lunga distanza. In più non manca qualche diversivo extra una volta terminata l'avventura principale.

Viaggiare nel Galar è piacevole anche se non troverete un ambiente completamente diverso rispetto al passato, mentre le missioni e il senso di sfida generale sapranno tenervi inchiodati davanti allo schermo, piccolo o grande che sia. Davvero divertente il Pokécampeggio. Piantare una tenda dove vi pare, riposare, giocare e cucinare con e per i Pokémon vi rilasserà e permetterà di regalare ai vostri compagni di viaggio dei benefici specifici. Sempre se i pasti offerti saranno di loro gradimento... Dal punto di vista tecnico, più di un appunto è stato fatto per via di inattesi cali di framerate e problemi di collegamento vari durante le sessioni online (mai obbligatorie, ma sempre a scelta), mentre graficamente è emersa qualche magagna tra personaggi e luoghi quasi perfetti e altri decisamente di più basso livello. Un buon inizio, nel complesso, che tuttavia necessita di ritocchi per tenere ben viva la serie pure in futuro. Anche perché, che mondo sarebbe senza i Pokémon?

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