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Con Scarlatto e Violetto è iniziata la rivoluzione dei Pokémon

Abbiamo provato l'ultimo capitolo della serie dedicata ai mostri tascabili in esclusiva per Nintendo Switch: la recensione

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Con Scarlatto e Violetto è iniziata la rivoluzione dei Pokémon - foto 1
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A ormai due mesi dall'uscita, i numeri dicono che uno dei giochi di maggiore successo in questo periodo a cavallo tra vecchio e nuovo anno è stato l'ultimo capitolo della serie Pokémon, arrivato a metà novembre in esclusiva su Nintendo Switch. Sia la versione Scarlatto, sia quella Violetto, hanno piazzato milioni di copie nel giro di pochissimi giorni, segno che c'era grande attesa per un titolo che prometteva grandi novità e che oggi continua battere record. Nonostante la critica, e gli stessi utenti, abbiano sottolineato fin dall'uscita alcuni evidenti problemi tecnici e grafici, i pocket monster sono riusciti a conquistare ancora una volta la vetta nelle classifiche dei videogame più venduti. Ma perché? Andiamo con ordine e iniziamo a dire che in Scarlatto e Violetto la parte del leone la fa l'esplorazione di Paldea, la nuova regione senza confini in cui è ambientata l’attesissima avventura tra terre innevate, paesaggi marittimi, contesti urbani e, ovviamente, tantissimi nuovi Pokémon da catturare, oltre a Leggendari cavalcabili, una mappa estesa e un multiplayer che supporta il gioco in compagnia.

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Vedi anche Puma fa squadra con i Pokemon per una collezione speciale Superhomepage Puma fa squadra con i Pokemon per una collezione speciale Rispetto ai predecessori, la vera rivoluzione è la svolta open world, che garantisce un coinvolgimento e una libertà mai provata prima nella serie. Inoltre, per la prima volta è possibile esplorare l’intera regione in compagnia di un massimo di 3 amici e cavalcare i Pokémon leggendari Koraidon (in Pokémon Scarlatto) e Miraidon (in Pokémon Violetto) per raggiungere anche i punti più nascosti di Paldea, dalla terraferma agli specchi d’acqua, fino alle vette più alte. Scarlatto e Violetto permettono poi di affrontare i tre percorsi della storia nell’ordine preferito, creando un’esperienza su misura. Come sempre, l'avventura ha inizio con la scelta di uno dei tre Pokémon iniziali: Quaxly, il Pokémon Anatroccolo di tipo Acqua; Sprigatito, il Pokémon Erbagatto di tipo Erba e Fuecoco, il Pokémon Fuocodrillo di tipo Fuoco.
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L’avventura, invece, ruota attorno all’Accademia Arancia (Scarlatto) e all’Accademia Uva (Violetto), punto di riferimento del protagonista, all’interno della quale si svolge la “Ricerca dei Tesori”, una caccia volta a scoprire i segreti di Paldea, a partire dalla quale il giocatore può scegliere il percorso narrativo che preferisce intraprendere. Nello specifico, il Cammino dei Campioni è la classica sfida alle Palestre per aggiudicarsi il titolo di Campione della Lega, il Sentiero Leggendario, invece, consiste in un viaggio alla ricerca di ingredienti rarissimi sparsi per tutta la regione in compagnia di un misterioso personaggio, mentre il Viale della Polvere di Stelle porta il giocare a fronteggiare il Team Star, un gruppo di teppisti che provoca problemi all’Accademia e ai suoi studenti. Come di consueto, non mancheranno tantissimi nuovi Pokémon da catturare e un nuovo, misterioso fenomeno, il Teracristal, che fa brillare e scintillare i Pokémon come gemme, ma non solo: teracristallizzando un Pokémon al momento giusto durante la lotta, sarà possibile attivare il suo Teratipo, che aumenta la potenza delle sue mosse del medesimo tipo e modifica le vulnerabilità.

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I mostriciattoli tascabili, però, non sono gli unici a cambiare look: grazie alle numerose opzioni di personalizzazione del personaggio, è possibile plasmare il proprio avatar a piacimento, dal colore dei capelli all’outfit, per un’avventura su misura sotto ogni punto di vista. Insomma, ce n'è abbastanza per capire fin da subito che questo Pokémon non poteva essere "semplicemente" un nuovo Pokémon. Ed è anche per questo che, forse, in pochi hanno perdonato a Nintendo le "magagne" tecniche emerse al day-one. Detto che gli sviluppatori di Game Freak hanno fatto uscire le prime patch di assestamento e che altre, probabilmente più importanti, ne arriveranno in futuro, nella nostra prova di Pokémon Violetto, abbiamo provato a concentrarci sui contenuti piuttosto che sulla forma. Partendo dai tre diversi percorsi narrativi: il Cammino dei Campioni, il Viale della Polvere di Stelle e il Sentiero Leggendario.

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Senza entrare nei dettagli di ciascuno per evitare di rovinare la sorpresa, le tre storie alla fine vi porteranno a un epilogo convergente. Che non rappresenta la fine del gioco, ma l'inizio di una serie di segreti ulteriori da svelare e vicende collaterali. La trama si rivela accattivante e vi farà incontrare personaggi, protagonisti e comprimari, di buona fattura e personalità, anche se, soprattutto all'inizio, il ritmo degli eventi risulta un po' blando. Di sicuro l'idea di poter andare dove vi pare limita ogni rischio di noia, anche se le attività sparse qua e là sono un po' ripetitive, se si escludono le aree Cristalli in cui si nascondono parecchi Pokémon rari. Quanto a Paldea, si tratta di una regione circolare attorno a un enorme cratere. Spiagge, foreste, catene montuose, praterie e deserti si susseguono e completano un'ambientazione apia, variegata e nel complesso appagante. Ad accompagnare nel viaggio il vostro alter ego allenatore ci sarà la creatura Leggendaria che per Scarlatto è Koraidon e per Violetto è Miraidon. Sarà con voi sin dall'inizio e la potrete cavalcare per attraversare Paldea velocemente, anche a nuoto, saltando, scalando o planando dall'alto. Abilità che potranno essere ottenute avanzando nella Campagna e portando a termine i vari incarichi che potenzieranno il Leggendario.

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Vedi anche Leggende Pokémon: Arceus, la magica rivoluzione dei mostriciattoli tascabili Superhomepage Leggende Pokémon: Arceus, la magica rivoluzione dei mostriciattoli tascabili Resta la libertà di muoversi a piacimento, a volte indirizzati da alcuni ostacoli fisici o di allenatori rivali e Pokémon selvatici. Di creature selvatiche sparse in Paldea ne troverete parecchie, miti o aggressive a secondo dei casi. Possono essere attaccate dal vostro primo mostriciattolo della squadra tramite il pulsante Manda avanti, che lo farà uscire dalla Pokeball e darà inizio a una battaglia gestita dall'intelligenza artificiale utile soprattutto per velocizzare l'esplorazione. Come detto, una novità sono i Teracristalli, che permettono al proprio Pokémon di coprirsi di minerale brillante, aumentando le sue caratteristiche e potenziando gli elementi di base. Magari non così accattivante esteticamente, ma a nostro parere abbastanza riuscito. Quanto all'Accademia, il vostro quartier generale "scolastico", qui si possono seguire le lezioni per conoscere i Pokémon e il loro mondo e poi sostenere gli esami con test a risposta multipla per ricevere il diploma finale. Potrete esplorare la scuola e conoscere i professori con lo scopo di arricchire di tanti strumenti il vostro Zaino.

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Venendo ai punti dolenti, non si può non parlare di un comparto tecnico finora ancora zoppicante. Perché se personaggi e ambientazioni non sono al passo con i tempi, ma su cui si può provare a chiudere un occhio, lo stesso non si può fare sui tanti problemi di prestazione emersi, resi esponenziali dal fatto di doversi confrontare per la prima volta con un open world. Dagli evidenti rallentamenti nelle zone più popolate, a bug davvero inattesi, passando per una visuale abbastanza bloccata soprattutto nelle battaglie, tutto ciò contribuisce a rovinare l'esperienza di gioco e fare un po' di confusione sullo schermo. In particolare in modalità tv, dove i limiti sono più evidenti rispetto a quella portatile.

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Le prime patch hanno migliorato la situazione generale, ma servirà avere ancora un po' di pazienza. Peccato, perché Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto hanno contenuti e divertimento da vendere, con una trama in crescendo e tanti nuovi protagonisti davvero accattivanti. Le basi per un rinnovato successo, insomma, ci sono tutte, in attesa che anche la tecnica compia quel salto di qualità indispensabile per i pocket monster dei nostri giorni.

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