Seconda esperienza olimpica per la triplista azzurra nata in Ucraina
Dariya Derkach è una specialista dei salti in estensione, nata in Ucraina nel 1993 ma trasferitasi in Italia dal 2002, per poi ottenere la cittadinanza nel 2013. Dopo un inizio di carriera estremamente promettente, in cui si è dedicata talora anche alle prove multiple, si è poi definitivamente dedicata al triplo con la partecipazione a tutte le più importanti manifestazioni internazionali esistenti ma, dopo gli Europei di Berlino 2018, non è più riuscita per molto tempo a fare emergere al meglio tutto il suo talento. Negli ultimi mesi però qualcosa è cambiato e, quasi all’improvviso, nel giro di una settimana l’atleta ha saputo realizzare quelle misure che inseguiva da anni, superandosi nettamente e, soprattutto, realizzando ampiamente il minimo olimpico che le consentirà di partecipare ai suoi secondi giochi a cinque cerchi.
Tra l’altro, questo risultato scaturito dal bellissimo salto di 14,47 metri da lei realizzato nel corso della sua vittoria ai campionati assoluti di Rovereto, è arrivato una settimana dopo aver sfiorato di 1 centimetro, a Rieti 7 giorni prima, il minimo di 14,32 e oltretutto, sempre a Rovereto, Dariya ha effettuato altri due salti lunghissimi, prima di fare quello decisivo: 14,32 con vento di pochissimo fuori norma e ancora 14,31 regolare. L’abbiamo raggiunta telefonicamente, proprio qualche giorno prima della sua partenza per Tokyo, per farci raccontare qualcosa di lei e delle sue sensazioni alla vigilia della sua gara che sarà proprio nel giorno iniziale di quelle dell’Atletica, il 30 prossimo alle ore 19,05 locali, le 12,05 italiane.