Ritornando da Tokyo: Filippo Tortu

Le emozioni del campione olimpico della 4x100

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E’ stato l’ultimo azzurro che abbiamo intervistato nell’ambito del nostro percorso Road to Tokyo, dedicato agli atleti o alle atlete in predicato di vivere la grande esperienza a cinque cerchi ed oggi, che è appena tornato dal Giappone dopo la sua trionfale vittoria con la staffetta 4×100, siamo onorati più che mai di potere farci raccontare, da Filippo Tortu, qualche sua ulteriore sensazione tra le centinaia apparse un po’ ovunque.

Gli abbiamo fatto qualche domanda molto veloce, ma con lui non potrebbe essere altrimenti specie adesso che è subissato di richieste da tutto il mondo per raccontare, in particolare, quegli ultimi sensazionali 8″845 secondi dei suoi 100 metri lanciati che hanno regalato all’Italia la più esaltante medaglia d’oro di tutti i Giochi Olimpici

In particolare poi si è voluto accostare la sua grande rimonta finale a quella che, all’uscita della curva, fece il grande Pietro Mennea nel corso delle Olimpiadi del 1980, a Mosca, quando recuperò centimetro su centimetro ad Allan Wells per bruciarlo sul traguardo con la differenza che, 41 anni fa furono 2 alla fine i centesimi di secondo di differenza e che, il britannico correva nella settima corsia accanto all’ottava di Pietro, mentre Filippo, anche lui in ottava, aveva Mitchell-Blake in sesta.

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