“Il cross è nelle mie vene”: Paul Tergat simbolo della corsa più spontanea e affascinante, sa regalare con poche parole la migliore immagine, la migliore descrizione di se stesso.
L’uomo dei prati, del fango, degli ostacoli naturali o artificiali, dell’affondo portato al momento giusto, il primo ad aver confezionato la prima striscia di cinque successi consecutivi allungando quella di John Ngugi: l’uomo dal labbro pendulo e tremante aveva centrato un poker a cui, successivamente, avrebbe aggiunto un quinto asso.
Kenenisa Bekele avrebbe uguagliato Paul tra il 2002 e il 2006 e si sarebbe portato in cima alla lista di sempre arrivando a mezza dozzina nel 2008.
Senza la battuta d’arresto di Mombasa, ad opera dell’eritreo Zersenay Tadese, sarebbe arrivato alle “magnifiche sette”.
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