Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

IRMA TESTA GUIDA LA BOXE AZZURRA, CAMMARELLE: "È DA ORO"

24 Lug 2024 - 22:30

Dal mito Nino Benvenuti, a Patrizio Oliva, da Francesco Damiani ai piu' recenti successi di Clemente Russo e Roberto Cammarelle. Il pugilato ha sempre regalato grandi gioie all'Italia quando si parla di Olimpiadi, basta pensare che in totale sono 48 le medaglie conquistate dagli azzurri nella storia dei Giochi. A Tokyo 2020 ne e' arrivata una sola, bronzo di Irma Testa, ma fu gia' un risultato straordinario pensando che c'erano solo 4 atlete al via e senza nessun uomo qualificato. A Parigi i qualificati azzurri sono invece ben otto, con prospettive decisamente piu' importanti in termini di competitivita' e possibili medaglie. Ne e' convinto uno che se ne intende, quel Roberto Cammarelle medaglia d'oro ai Giochi di Pechino del 2008 nella categoria dei supermassimi. "Partiamo dai qualificati, gia' averne 8 era qualcosa di impensabile visto che alla precedente Olimpiade avevamo soltanto 4 donne. Sicuramente siamo migliorati e diciamo che io mi aspetto almeno due medaglie azzurre", si e' sbilanciato il campione di Pechino a LaPresse. "Sono stati anni di cambiamenti, ma noi ci siamo fatti trovare pronti. La nostra scuola al femminile forse non ha eguali, con 5 ragazze tutte di alta qualita'. Gli uomini hanno ricominciato a farsi sentire e a farsi notare a livello internazionale e questo e' molto importante", ha aggiunto l'ex atleta oggi team manager delle nazionali e 'talent' di Eurosport Discovery per i Giochi. E proprio la 'Butterfly' di Torre Annunziata Irma Testa e' la nostra punta di diamante, campionessa del mondo nei pesi piuma (-57kg) nel 2023, A 26 anni e' al culmine della carriera. "Vedo Irma con una molto probabile medaglia", ha confermato Cammarelle secondo cui pero' "dietro di lei anche Sirine Charaabi (-54 kg) e Giordana Sorrentino (-50 kg) possono puntare al podio. Devono fare uno sforzino in piu', ma possono trovare la gloria anche Alessia Mesiano (-60 KG) e Angela Carini (-66 KG)". Dopo il flop di Tokyo, dove non abbiamo presentato nemmeno un qualificato, l'Italia torna anche nel pugilato maschile e lo fa con ottime prospettive di medaglia soprattutto con il due volte vicecampione del mondo dei pesi massimi Aziz Abbes Mouhiidine (-92 kg). Il classe 1998 avellinese, con un passato nel karate e nella kickboxing, e' all'esordio ai Giochi ma da tempo e' ormai un punto di riferimento a livello internazionale. "Aziz e' sicuramente l'uomo da battere nella sua categoria, visto che e' vicecampione del mondo ma il campione non c'e' e quindi di fatto e' il numero 1", ha detto ancora Cammarelle che potrebbe aver trovato anche un possibile erede in Diego Lenzi (+92 kg) che "nella mia categoria, i supermassimi, con due match puo' vincere la medaglia e potrebbe dare delle soddisfazioni". "Un po' piu' indietro ma sempre con la possibilita' di arrivare a medaglia c'e' anche Salvatore Cavallaro (-80 KG)", ha aggiunto Cammarelle. Anche per Cammarelle quelli appena passati non sono stati giorni facili, visto che conosceva bene Bilal Boussadra, il 18enne pugile campano morto in un tragico incidente stradale nell'Avellinese. "Era un ragazzo straordinario, che aveva le idee chiare e che voleva emergere", lo ricorda. "Aveva fatto qualche match sotto tono ma stava recuperando, aveva fatto un campionato italiano straordinario e sarebbe stato convocato da li' a poco in nazionale. Era un ragazzo sui cui l'under 22 puntava, e' un vero peccato", ha aggiunto. Il pugilato, la nobile arte, e' uno degli sport da sempre presente ai Giochi eppure a Parigi e ancora di piu' a Los Angeles nel 2028 rischia di non essere piu' nel programma, visti i dissapori tra il Cio e la Federazione internazionale. "Il 90% dei campioni del mondo pro sono passati dai Giochi o sono stati campioni olimpici. Non esserci piu' sarebbe un crimine, una cosa impensabile perche' e' uno degli sport fondatori", ha dichiarato Cammarelle. "Dobbiamo assolutamente trovare il modo di ricucire questo distacco con il Cio, in vista di Los Angeles. In America non avere il pugilato per loro sarebbe un aggravante", ha aggiunto. Anche nella boxe, come in tutti gli altri sport, di fatto non ci saranno atleti russi per via della guerra. "Io sono assolutamente contro la guerra, si e' sempre parlato di una tregua olimpica ed era un'ottima occasione per poter farlo anche questa volta. Capisco le prime rappresaglie, ma poi ci sarebbe dovuta essere una distinzione e cercare anche attraverso lo sport di trovare una soluzione", ha aggiunto l'ex olimpionico di Pechino.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri