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riscatto o flop?

Pechino 2022, lo sci maschile delude: resta solo lo slalom per evitare le zero medaglie

L'uscita di De Aliprandini nello slalom gigante segue i mancati successi di Paris e Innerhofer. Agli azzurri mancano medaglie da Sochi 2014 e ora è tutto sulle spalle di Razzoli e Vinatzer

13 Feb 2022 - 11:09
 © ansa

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L'uscita di scena di Luca De Aliprandini nella seconda manche dello slalom gigante di Pechino 2022 certifica la pessima condizione dello sci azzurro maschile. Considerando anche le prestazioni deludenti di Dominik Paris e Christof Innerhofer, resta un pesantissimo "zero" alla voce medaglie per la spedizione italiana uomini in Cina. Esattamente come già successo a PyeongChang 2018, a meno che...  

A meno che qualcosa cambi il 16 febbraio con lo slalom, l'ultima possibilità per lo sci alpino maschile di salire sul podio. E allora tutto è sulle spalle, o meglio nelle gambe, di Alex Vinatzer e Giuliano Razzoli, a cui sono affidate le speranze italiane di evitare un flop. L'ultima volta che l'inno di Mameli ha risuonato su un podio olimpico, infatti, risale ai Giochi di Sochi 2014 (quando Innerhofer vinse un argento in discesa e un bronzo in Supercombinata). 

Vinatzer è arrivato quarto a Madonna di Campiglio e quinto a Schladming, ha collezionato anche due uscite e non sale sul podio in Coppa del Mondo dal dicembre 2020. Razzoli è tornato sul podio a Wengen dopo sei anni di digiuno in Coppa del mondo ma ha sbagliato a Kitzbuehel e Schladming. Come detto a SportMediaset prima di partire per la Cina, il campione olimpico di Vancouver 2010 si sente in forma e vuole provarci. Le speranze azzurre, per evitare un altro clamoroso flop, sono tutte qui. 

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