Al Quirinale la cerimonia che dà ufficialmente il via alla spedizione azzurra: "Sarete accompagnati dall'affetto degli italiani"
E' ufficialmente iniziata la spedizione italiana per l'Olimpiade invernale di Pechino 2022. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha infatti consegnato il tricolore ai portabandiera azzurri Sofia Goggia e Giaconmo Bertagnolli, quest'ultimo per i Giochi paralimpici. La consegna è avvenuta durante una cerimonia al Quirinale alla presenza del presidente del Coni, Giovanni Malagò. "I cittadini italiani si aspettano da voi molte medaglie, ma soprattutto una partecipazione che renda onore al nostro Paese. Rendete onore al Paese e sarete seguiti con grande affetto da tutti gli italiani e da me tra questi. Auguri", ha detto Mattarella.
"Sarà una avventura affascinante per voi. E' una straordinaria occasione. Lo sport di eccellenza rappresenta il Paese in modo rilevante e suscita nei giovani il desiderio di avvicinarsi alla pratica sportiva. Questo scopo è affidato anche alle vostre mani, esempio della capacità di testimoniare i valori dello sport come state facendo e come fate abitualmente. Avete smentito il cliché di un popolo indisciplinato, di chi confonde con questo l'attitudine alla fantasia, alla creatività, all'inventiva. Avete pur nella difficoltà dell'emergenza pandemica, trovato modalità diverse di allenarvi e di tenervi in forma Voglio sottolineare il valore particolare dello sport paralimpico, in questi anni cresciuto molto grazie al protagonismo dei suoi protagonisti. Lo sport paralimpico è avanguardia di questa crescita, è una misura della civiltà di una società. In tutto questo davvero rappresentate il paese", ha aggiunto Mattarella.
GOGGIA: "PAROLE DI MATTARELLA NEL CUORE"
"Presidente, ripenso speso alla chiamata che ricevetti quando mi infortunai alla viglia dei Mondiali di Cortina. Lei mi esortò a guardare oltre, verso traguardi lontani e oltre gli ostacoli. E io porto ancora quelle parole nel cuore". E' una Sofia Goggia visibilmente emozionata quella che ha commentato, durante la cerimonia al Quirinale, la consegna del tricolore per la cerimonia d'apertura delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022. "Essere portabandiera - ha aggiunto Goggia - non vuol dire solo sventolare il tricolore alla sfilata d'apertura, ma essere garanti di valori etici da rappresentare quando si è in tuta da sport, e soprattutto in abiti civili. E' un ruolo particolare, un grande onore che mi inorgoglisce molto, ma ci vuole anche tanta responsabilità". Sull'emergenza Covid: "Ho abbastanza la fobia, nonostante abbia il ciclo vaccinale completo ti basta essere positivo per saltare le gare. E quindi viviamo in una bolla che non è una bolla e dobbiamo sempre fare attenzione".
BERTAGNOLLI: "BANDIERA RAPPRESENTA IL MONDO PARALIMPICO"
"Un grandissimo onore essere qui, questa bandiera non rappresenta solo me ma tutti i miei compagni e amici, sarà una Paralimpiade eccezionale". Così lo sciatore paralimpico Giacomo Bertagnolli nel corso della cerimonia di consegna della bandiera per Pechino 2022 al Quirinale. "La cosa più importante è che ogni atleta compreso me ha una storia che vogliamo raccontare e a molti sfugge".
MALAGO': "2021 IRRIPETIBILE, MA LO SPORT AMA LE SFIDE"
"Per sette anni lei è stato il nostro presidente, il nostro faro. Le diciamo grazie: questo ennesimo incontro è una formidabile sottolineature della sua infinita, costante, umana, competente attenzione nei confronti dello sport italiano. In sette non c'è stata una volta in cui di fronte a nostra istanza non abbia dimostrato di ascoltarci, aiutarci, volerci bene", ha detto Giovanni Malagò ringraziando Mattarella, giunto a fine mandato. E ancora: "Il 2021 è stato un anno straordinario per lo sport italiano, lo dicono i numeri e tutti i parametri. Per alcuni irripetibile, e forse hanno ragione: ma a noi uomini dello sport piacciono le sfide, e questa è la sfida del futuro. La squadra si è preparata bene, nonostante le difficoltà Covid, particolarmente pesante per gli sport invernali, ma come a Tokyo, anche in questa occasione potremo tornare a vincere in discipline in cui il podio manca da tempo".
PANCALLI: "SUCCESSI CAMBIANO PERCEZIONE DEL NOSTRO MONDO"
"La consegna del tricolore al nostro portabandiera Giacomo Bertagnolli ci regala un momento unico perché si colloca al termine del suo settennato in cui il mondo paralimpico è esploso, lei in questi sette anni c'è sempre stato". Lo dice il presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli, rivolgendosi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia di consegna del tricolore per Pechino 2022. "Raccogliamo anche l'impegno a proseguire in questa crescita del movimento paralimpico - aggiunge Pacalli -, risultati che ci consegnano un paese migliore che sta cambiando anche nella percezione del nostro mondo. Possiamo solamente dirle grazie per quanto fatto per il Paese e lo sport". "Come ricordato da Malagò -prosegue- oggi sono sei mesi da quando lei ci consegno' la bandiera prima di Tokyo e tre mesi da quando noi l'abbiamo riconsegnata e non si sono ancora sopiti quei successi. Ora raccogliamo un'altra sfida, quella paralimpica del prossimo marzo. La accogliamo con ambizione, quello che ha dimostrato il nostro paese nella capacita' di organizzazione ci pone tra le eccellenze del movimento paralimpico".
VEZZALI: "AZZURRI, SIATE TESTIMONIAL PER I GIOVANI"
"A Sofia e Giacomo ed a tutti voi che sarete in gara a Pechino, chiediamo di essere non solo degli esempi positivi, ma dei veri e propri testimonial dello sport e del nostro Paese, per aumentare l'attesa di tutta Italia in vista dell'appuntamento olimpico e paralimpico di Milano Cortina 2026". Cosi' il sottosegretario allo sport Valentina Vezzali nel corso della cerimonia di consegna del tricolore per le Olimpiadi e Paralimpiadi di Pechino. "La medaglia più importante - aggiunge - a cui aspirare dovrà essere quella di far appassionare un ragazzo o una ragazza che, dopo avervi seguito in tv, avrà voglia di emularvi e chiederà ai genitori di essere accompagnato in un qualunque impianto sportivo. Avrete avvicinato allo sport un italiano in più, ma avrete anche investito nel futuro del nostro Paese e chissà, magari, quel ragazzo o quella ragazza sarà nella delegazione azzurra a Milano-Cortina o semplicemente in tribuna a fare il tifo per voi".