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Napoli, lo stadio Maradona festeggia i suoi eroi nella festa scudetto

Prima il pasillo de honor della Fiorentina, poi spettacolo di luci con la "regia" di Sorrentino. I giocatori e Spalletti accolti come eroi

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La festa dei giocatori del Napoli in un Maradona stracolmo comincia all'urlo di "I campioni dell'Italia siamo noi". Poi sul palco si succedono Clementino, Edoardo Bennato, Giolier. Dopo una breve comparsa del sindaco di Napoli, Manfredi, viene accolto al centro del campo Paolo Sorrentino. "Diego ci ha insegnato come si fa", ha detto il regista prima di mostrare un video celebrativo dello scudetto con volti iconici del passato di Napoli e della napoletanità. Sul palco arrivano De Laurentiis e Giuntoli, poi i giocatori (con maglia celebrativa) uno a uno. "Un ringraziamento a chi è stato dietro le quinte e a voi tifosi che ci avete sempre sostenuto, anche in trasferta, che sembrava di stare sempre a Napoli" dice il capitano Di Lorenzo. Arriva il momento degli attaccanti: ovazioni per Kvaratskhelia (con la bandiera della Georgia) e Osimhen. Tutto lo stadio intona "Siamo noi, i campioni dell'Italia siamo noi". E dopo il magazziniere Tommaso Starace viene accolto, infine, il super protagonista della stagione: Luciano Spalletti, portato in trionfo dai giocatori e acclamato dal pubblico. Musica, luci tricolori e champagne concludono la festa. E non può mancare il "We are the champions" a celebrare i campioni d'Italia.

IL TRIPUDIO FINALE

SPALLETTI: "I MIRACOLI A NAPOLI ESISTONO"
Luciano Spalletti è stato acclamato per ultimo per prendere parte alla festa. Queste le sue parole: "È proprio vero che Napoli è la città dei miracoli, se siete riusciti a farmi vincere un campionato ci può stare di tutti. Se esistesse un modo per trasformare la felicità e l'amore di stasera in energia elettrica, stasera potremmo illuminare tutti gli stadi della Serie A. Grazie Napoli, grazie tifosi. Siete stati protagonisti di questa fantastica storia, tutti uno per uno. Vi voglio bene assai".

DI LORENZO AI TIFOSI: "GRAZIE, ANCHE IN TRASFERTA ERA COME ESSERE IN CASA"
"Grazie tifosi ci avete sempre sostenuto, stando anche in trasferta sembrava di giocare in casa. Festeggiamo tutti insieme". Lo ha detto Giovanni Di Lorenzo, capitano del Napoli, nel campo dello stadio Maradona, introducendo l'ingresso della rosa del Napoli per la festa finale insieme ai 50.000 su un palcoscenico illuminato anche dai fuochi d'artificio all'ingresso di ogni calciatore.

SIMEONE: "IO CAMPIONE A NAPOLI COME DIEGO... INCREDIBILE"
"È un emozione incredibile. Tanti me lo ricordano, che dopo Diego ci sono io come argentino che ha vinto uno scudetto col Napoli. È un'emozione grandissima, non ci credo". Il "Cholito" Simeone non sta nella pelle e ai microfoni di Sky esterna tutta la sua gioia. "Ora voglio godermi queste settimane e girare per la città - dice - vedere la gioia dei tifosi mi emoziona e ogni giorno che sta passando mi innamoro sempre più di Napoli, della città e della gente. È fantastico essere qua, vivere qui ti regala ogni giorno qualcosa. Sapevo che era un posto speciale, prima mi dicevano vai lì, vai là, io ho detto no, voglio andare a Napoli". "Quando abbiamo capito che era fatta? Quando abbiamo vinto contro la Juve. Quando sai che manca solo un punto capisci che sei li, quando lo abbiamo fatto è stata una gioia immensa". Simeone, causa l'esplosione di Osimhen, ha dovuto ritagliarsi un ruolo da comprimario griffato comunque da tre gol importanti. "L'obiettivo era aiutare la squadra, ogni giorno ho pensato a quello, aiutare la squadra, non pensavo a me, a fare i gol, ma alla squadra e anche se non giocavo ero contento uguale". Un ultimo pensiero al papà Diego Pablo che di Maradona è stato compagno nella nazionale argentina e che oggi era in tribuna allo stadio. "Se è invidioso? Secondo me sì, ma è contento pure lui".

DE LAURENTIIS: "CHAMPIONS, CI RIPROVEREMO"
"Dalla Serie C alla Serie A ne abbiamo fatta di strada, siamo andati in Europa per ben 14 anni. Quest'anno c'era la possibilità di regalarvi la Champions a cui tenevo molto, ma ci riproveremo l'anno prossimo". Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis parlando al 'Maradona' durante la festa scudetto dei neo campioni d'Italia.

GRANDE FESTA ALLO STADIO MARADONA

GIUNTOLI: "CON DE LAURENTIIS SEMPRE GRANDE NAPOLI"
"Non vi preoccupate del futuro, nelle mani di Aurelio de Laurentiis non ci sara' mai un problema e ci sara' sempre un grande Napoli": cos' il ds del Napoli, Cristiano Giuntoli, al pubblico durante la festa per la conquista dello scudetto. Il nome di Giuntoli, da otto anni in azzurro, nelle ultime settimane e' stato accostato a diversi club. 

SORRENTINO: "MARADONA CI HA SPIEGATO COME SI FA"
"Questo scudetto se eè accaduto è perché Maradona ci ha spiegato come si fa e noi lo abbiamo fatto". Così il premio Oscar Paolo Sorrentino, durante la festa allo stadio Maradona. Dopo il suo intervento è stato trasmesso un video con i grandi del cinema napoletano.

COREOGRAFIA POLEMICA DELLA CURVA B?
Un enorme scudetto rovesciato e due striscioni, sopra e sotto, con le scritte "Bottino di guerra" e "Campioni in Italia". È la coreografia, di sapore polemico, messa in atto dai tifosi del Napoli della curva B del Maradona. Secondo alcuni si tratta di una provocazione degli ultrà a voler sottolineare - anche con quella scritta "in Italia" e non "d'Italia" - la presa di distanza da chi tenderebbe a marginalizzare Napoli, anche nel calcio, come dimostrerebbero gli attacchi ricevuti ogni volta che la squadra gioca in trasferta. 

OSIMHEN: "CHE BELLA SENSAZIONE"
"
Ho parlato con Zielinski e dopo aver sbagliato il primo rigore volevo rimediare. È una bella sensazione averlo segnato". Victor Osimhen racconta così il primo rigore sbagliato, e il secondo (segnato) che hanno caratterizzato la vittoria sulla Fiorentina. Dal 2016 nessuno che ha vinto la classifica cannonieri ha vinto lo scudetto. "Io rimango focalizzato. Congratulazioni a tutti. Cercherò di fare più gol possibili". La mascherina con lo scudetto? "Rimarrà per sempre, ci sono anche i colori del mio Paese la Nigeria". E conclude con: "Forza Napoli sempre!".

PIAZZA DEL PLEBISCITO TORNA A RIEMPIRSI
Mentre la festa è in corso allo stadio Maradona, Napoli è tornata in piazza subito dopo il fischio finale del match contro la Fiorentina. Piazza del Plebiscito si è nuovamente riempita di tifosi del Napoli così come le vie del centro, il murale di Maradona, i quartieri di Sanità e Forcella. Una esplosione simile a quella di giovedì scorso quando il pareggio di Udine ha regalato il tricolore al Napoli, anche se senza la maxi-isola pedonale voluta per giovedì sera. Prossimo appuntamento con le feste il 4 giugno quando sarà consegnato il trofeo della Lega.

LA FESTA PRIMA DELLA FIORENTINA, COL PASILLO DE HONOR

 

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