"Il rischio c'è. Quando nel 2014 fummo eliminati, in conferenza stampa dissi: 'ma siamo sicuri che nei prossimi anni ci andremo? Già ai tempi avevamo dei dati che mostravano un trend di grande negatività in prospettiva: una grandissima competenza e grandi risorse fino ai 19-20 anni, siamo competitivi a livello mondiale ma poi abbiamo un buco incredibile, da anni". Queste le parole dell'ex ct Cesare Prandelli, ospite di 'Radio anch'io Sport' sui Rai Radiouno, sulla crisi del calcio italiano e il fallimento della Nazionale all'Europeo. "Non riusciamo a proporre giocatori in prima squadra, a farli crescere, a dar loro una forza morale forte e quindi li perdiamo. Forse la Federazione deve fare qualcosa in più, deve cercare di farli crescere in casa i ragazzi. Qualche giornalista mi ha chiamato dopo qualche anno dicendomi: 'ai tempi ti abbiamo preso in giro ma dovremmo chiederti scusa'. Ma non è che io sia un indovino", ha dichiarato. Poi ha aggiunto: "La nostra crisi parte da piccolini, continuiamo a essere in crisi e questo è il momento di fare, di mettere in campo delle proposte, di creare un pool di persone che abbiano voglia di dare qualcosa al calcio. Non servono i contratti, serve la volontà di fare qualcosa".