Viaggio nel derby più caldo di Francia

Il confronto tra Lione e Saint-Etienne è il più caldo del campionato transalpino

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“Una cosa solo ti chiediamo. Potete anche andare in Serie B, ma dovete vincere il derby col Saint-Etienne”. L’ordine perentorio di un rappresentante dei Bad Gones, storico gruppo ultras dei tifosi dell’Olympique Lione, aveva gelato il sangue di Sergi Darder, centrocampista spagnolo arrivato sulle sponde del Rodano nell’estate del 2015. Cresciuto nell’Espanyol, il centrocampista maiorchino sapeva cosa fosse un derby ma non pensava che questa rivalità potesse avere una magnitudo così grande da essere inglobata a livello regionale.

Le città di Lione e Saint-Etienne sono lontane 62 km l’una dall’altra ma si trovano nella stessa macro zona conosciuta come Alvernia – Rodano – Alpi. Una distanza che non ha impedito di formare una rivalità storica e sociale, come dichiarato dal politologo Philippe Dujardin: “Si tratta di un derby nel più stretto senso antropologico. È come se fossero due entità di quartiere della stessa città. O meglio, due villaggi l’uno contro l’altro”. Uno scontro tribale, insomma, che risale alla rivoluzione industriale.

 

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