Padoin e i suoi fratelli

Storie curiose di scudetti e di scudettati

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Simone Padoin ha lasciato il calcio. A 36 anni, dopo una carriera da “duttile” spesa in gran parte tra Bergamo e Torino, con appendice in Sardegna, per rimanere ai club della Serie A. Ha corso tanto, e anche bene. Ragazzo sveglio, funzionale agli schemi e agli equilibri dello spogliatoio. Antonio Conte al suo primo anno alla Juve lo volle in bianconero, memore delle qualità del giovane friulano già alle sue dipendenze all’Atalanta. Arrivò a stagione in corso – gennaio 2012 – in tempo utile per vincere, anche lui, lo scudetto della riscossa juventina. Il primo dei suoi cinque – tutti in fila – nelle cinque stagioni alla Juventus (con il contorno di coppe e supercoppe nazionali). Chi l’avrebbe mai detto? Padoin, il gregario pluridecorato. Ha vinto più campionati lui di Maradona e Platini messi insieme, per tacer di Giancarlo Antognoni, bandiera viola e campione del mondo, che si porta dietro il suo malinconico zero nella casella del tricolore più prestigioso. Simone Padoin, dunque. E con lui, altre dieci storie da non dimenticare di scudettati curiosi.

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