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L’infinito purgatorio dell’Ipswich Town

Dal 2002 i Tractor Boys, che nella loro storia hanno vinto un campionato, una FA Cup e una Coppa Uefa, si trovano esiliati nella periferia del calcio

07 Set 2020 - 08:12

L’8 agosto di 11 anni fa, Paul Lambert iniziava la sua seconda stagione alla guida del Colchester United, profonda League One: in calendario, alla prima giornata, un derby minore in casa del Norwich City appena retrocesso dalla Championship, precipitato in terza divisione dopo 50 anni e allenato da Bryan Gunn, scozzese come lui. Pronostico scontato. Finisce con una goleada, ma nulla è come sembra: a vincere è il Colchester United che umilia Carrow Road con un mostruoso 1-7 esterno.

Dieci giorni più tardi, Paul Lambert diventa l’allenatore del Norwich City e i Canaries a fine stagione vincono il campionato ottenendo il ritorno in Championship. Dodici mesi dopo, nuova promozione e riecco la Premier League dopo sette anni. Merito suo se dopo quell’1-7, di cui peraltro fu colpevole, il Norwich non si è perso in una categoria dalla quale, una volta risucchiati, riemergere non è scontato, come sa bene ad esempio il Leeds United che ci ha messo tre anni di magoni prima di riprendersi la Championship.

O come, ancora peggio, sa un club con i quarti di nobiltà giusti che da anni non conosce gloria. Si trova a metà strada fra Colchester e Norwich, ed è proprio il club allenato oggi da Paul Lambert, uno che evidentemente in East Anglia vive più che bene: l’Ipswich Town. Ma sinora, a Portman Road gli è andato tutto male, anzi malissimo.

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