Dal 2002 i Tractor Boys, che nella loro storia hanno vinto un campionato, una FA Cup e una Coppa Uefa, si trovano esiliati nella periferia del calcio
L’8 agosto di 11 anni fa, Paul Lambert iniziava la sua seconda stagione alla guida del Colchester United, profonda League One: in calendario, alla prima giornata, un derby minore in casa del Norwich City appena retrocesso dalla Championship, precipitato in terza divisione dopo 50 anni e allenato da Bryan Gunn, scozzese come lui. Pronostico scontato. Finisce con una goleada, ma nulla è come sembra: a vincere è il Colchester United che umilia Carrow Road con un mostruoso 1-7 esterno.
Dieci giorni più tardi, Paul Lambert diventa l’allenatore del Norwich City e i Canaries a fine stagione vincono il campionato ottenendo il ritorno in Championship. Dodici mesi dopo, nuova promozione e riecco la Premier League dopo sette anni. Merito suo se dopo quell’1-7, di cui peraltro fu colpevole, il Norwich non si è perso in una categoria dalla quale, una volta risucchiati, riemergere non è scontato, come sa bene ad esempio il Leeds United che ci ha messo tre anni di magoni prima di riprendersi la Championship.
O come, ancora peggio, sa un club con i quarti di nobiltà giusti che da anni non conosce gloria. Si trova a metà strada fra Colchester e Norwich, ed è proprio il club allenato oggi da Paul Lambert, uno che evidentemente in East Anglia vive più che bene: l’Ipswich Town. Ma sinora, a Portman Road gli è andato tutto male, anzi malissimo.