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La seconda vita di Per Rontved

Da miglior difensore all'incidente n bungee jumping

13 Set 2020 - 08:44

Nell’estate del 1979 mi contattò il Bayern Monaco. Avrei dovuto sostituire Beckenbauer che era andato a giocare negli Stati Uniti. Declinai l’invito, ma non solo. Decisi di lasciare il Werder Brema e di tornare in Danimarca. Avevo 30 anni e probabilmente sarei rimasto ai vertici del calcio europeo ancora per qualche stagione. Non mi divertivo più e così scelsi i Randers, in serie B. E magari se avessi accettato non sarebbe mai esploso Augenthaler”. Vive di emozioni e di attimi Per Rontved, oggi 71enne, un tempo tra i migliori difensori centrali del panorama internazionale.

Per sette stagioni è stato un pilastro del Werder Brema, uno dei gendarmi più eleganti ed efficaci della Bundesliga. Avrebbe potuto osare di più, firmando per il Bayern di Schwarzenbeck, Breitner, Maier e Rummenigge, ma decise di abbandonare le grandi platee e di rifugiarsi a casa sua, in Danimarca. Lo fece dopo aver rilasciato un’intervista bomba per quei tempi, denunciando la presenza del doping nel campionato tedesco. Anticipando di qualche anno Harald Schumacher, che per aver steso in piazza i panni sporchi del pallone teutonico fu costretto a ripiegare in Turchia, perdendo anche la maglia della nazionale.

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