Hakimi ed Hernandez, da scarti del Real a bolidi di San Siro

Esuberi per le merengues, i due oriundi provano a conquistare il mondo a Milano

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È ancora presto per poterli accostare a due brasiliani dominatori delle fasce come Maicon e Serginho. Eppure sia Achraf Hakimi sia Theo Hernandez, pur non essendo cresciuti nel paese sudamericano esportatore di esterni per eccellenza,  hanno spiccato fin da giovanissimi per la loro capacità di sfrecciare sull’esterno a velocità impensabili. Saetta il primo e rullo compressore secondo, si sfideranno stasera a San Siro sullo stesso out due laterali offensivi moderni cresciuti in una cultura calcistica dove ormai i terzini di un tempo non esistono più. Parliamo di quei terzini bassi o bloccati, votati principalmente a difendere, qualcosa che in Spagna si vede raramente e che è la genesi sociale della proliferazione di profili come gli attuali esterni che si sfideranno nel derby di Milano. 

Nido madrileno
Sebbene sia cresciuto nell’Atletico Madrid, Theo ha visto la sua progressione bloccarsi nel Real, squadra nella quale era approdato nell’estate del 2017 per imparare da Marcelo. Il brasiliano, tuttavia, è sempre stato un uomo fidato di Zinedine Zidane e le 13 presenze in una sola stagione avevano dunque convinto il classe 1997 a scegliere la Real Sociedad, per poi passare al Milan dopo essere stato cercato direttamente da Paolo Maldini.

 

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