Gli ultimi 90' col Siviglia dell’argentino valgono una coppa che contiene un’infinità di storie
Rosario-Siviglia-Riad. Puntini del mondo uniti da una linea stile settimana enigmistica, collegati da un’anima enigmatica. Un dolce ballo latino che lo porta da una parte all’altra con leggerezza, la stessa con cui appoggia i tacchetti trasformando il campo in una nuvola. El Tanguito dice tutto col soprannome e racconta il resto con il tocco. Scala classifiche di gusto, sosta in quelle degli “infortuni più strani di sempre” da anni, per colpa di quella ormai famosa pompa di benzina e di quel freno a mano non tirato ai tempi di Valencia.
Nel percorso di Ever Banega c’è la storia più affascinante della finale di Europa League. Va detta tutta d’un fiato e poi scomposta e analizzata: l’uomo che giocherà la sua ultima partita con la maglia del Siviglia in una finale di Europa League, da ex, dopo averla vinta già due volte, prima di andare in Arabia Saudita a chiudere la carriera.