Dejan Kulusevski è perfetto per questa Juventus

Per Ronaldo non era necessario un perno centrale, ma un calciatore di raccordo

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Se dovessimo fare uno e un solo nome di calciatore che nella prima giornata di Serie A ha esaltato di più i suoi tifosi, non ci si potrebbe esimere dal citare Dejan Kulusevski nella partita della sua Juve contro la Sampdoria. Lo svedese ha un’aria quasi assente, gli occhi appassiti e le sopracciglia cadenti, che danno una sensazione di calma piatta e cucciolosità. Invece nel campo è una sfuriante botta di intelligenza, classe e potenza. Il nome meno glamour di questo già poco scintillante calciomercato nella prima partita ufficiale disputata con la Juve ha dimostrato di essere una grande presa.I numeri contro la Samp dimostrano un impatto devastante. Il rating generico che tiene dentro tutti i diversi items offensivi e difensivi lo pone al primo posto del match.

Se avessimo guardato i numeri in pratica, il man of the match sarebbe dovuto essere lui. Prima di tutto ha segnato un gol bellissimo per pregevolezza tecnica, allargando un sinistro morbidissimo sul secondo palo, ma soprattutto per intelligenza potremmo dire senso-motorio-tattica, in quanto ha capito prima di compagni e avversari come sarebbe potuta andare l’azione insistita e individuale di Cristiano Ronaldo, avendo così tutto lo spazio e il tempo per coordinare il corpo all’impatto con il pallone, giocando di fino e non di forza.

La sua partita offensiva è ecumenica: il secondo per passaggi chiave della Juve, 3, dietro un rigenerato Ramsey, con addirittura 6, un altro che gioca molto bene con lo svedese, primo per dribbling riusciti, 3, primo anche per contrasti persi, ma questo dato, collegato a quello dei dribbling riusciti, può essere visto anche come voglia di provarci, segno che il calciatore è in fiducia. In realtà l’idea che stesse ancora prendendo le misure con i suoi nuovi compagni è evidenziata anche da un altro dato, ovvero dalla precisione dei passaggi, una delle percentuali più basse dei due team, con il 72,7%. Ha fatto anche 3 cross, come Frabotta, segnale di grande mobilità anche sull’esterno.

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