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Suzuki compie 100 anni: tradizione, innovazione e trionfi in pista

Il 15 marzo la Casa di Hamamatsu ha festeggiato l'ambizioso traguardo: una storia ricca di tradizione, innovazione e anche di grandi successi sportivi

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Dai telai tessili alle divisione marine, passando per auto e moto. Suzuki compie cento anni, festeggiando il 15 marzo una storia ricca di fascino, prodotti di successo sul mercato e tanti trionfi sportivi. Tutto a partire dall'intuizione di Michio Suzuki, che nel 1909 ad Hamamatsu realizzò un telaio tessile innovativo, veloce e preciso.   

Un sistema unico per l'epoca, nato dall'amore per la madre, tessitrice di magnifiche stoffe, a dal desiderio di migliorarle la vita. 
Un "regalo speciale" che diede il via al successo aziendale. Un'ascesa che, dopo le difficoltà della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, esplose nel settore tessile col nome di "Suzuki Loom Manufacturing Co.", realtà costituita nel 1920 da Michio Suzuki, e divenne poi inarrestabile dal 1954 col brand Suzuki Motor Corporation Ltd.

 

Un trionfo commerciale dovuto alla voglia di innovazione continua e alla capacità di espandere i propri confini produttivi, applicando le competenze meccaniche acquisite nello studio del moto alternato dei telai per progettare un motore alternativo che nel 1952 spinse al successo la bicicletta a motore "Power Free" e portò Suzuki nel mondo delle due e delle quattro ruote. Nel 1955 venne presentata la prima auto a marchio Suzuki, la "Suzulight". 

Uno step cruciale per il futuro della Casa di Hamamatsu, che restò comunque grande protagonista anche nelle due ruote non solo a livello commerciale, ma anche sportivo. La casa giapponese si presentò infatti alle gare del Motomondiale per la prima volta al Tourist Trophy del 1960 e già nel 1962 portò a casa la vittoria del titolo piloti e costruttori nella neonata classe 50. Il primo di una lunga serie di successi che ha portato Suzuki a mettere in bacheca un totale di ben 15 titoli iridati e a mostrare al mondo intero lo spirito competitivo dell'azienda. Trionfi che portano firme importanti e prestigiose come quelle in "Classe 500" di Barry Sheene, Marco Lucchinelli, Franco Uncini, Kevin Schwantz e Kenny Roberts Junior. Piloti che hanno segnato la storia delle corse e hanno portato il marchio Suzuki in alto anche nello sport.

In ambito commerciale, del resto, la Casa di Hamamatsu nel corso degli anni ha sempre provveduto a consolidare la sua posizione, entrando nel 1965 anche nel mondo dei motori fuoribordo e presentando sul mercato progetti indimenticabili e modelli di riferimento per i settori auto e moto. Dalla prima 4x4 Suzuki "LJ10" del 1970, allo storico scooter "Burgman 250" del 1998, passando per la maximoto "GT750" del 1971, la rivoluzionaria "Alto" del 1979, la prima "Katana" nella versione 1100 del 1981, la sportiva "GSX-R 750" del 1985, il primo SUV compatto "Vitara" del 1988 e molto altro ancora.

 Tutto sempre con il Cliente al centro di ogni progetto e attività. Il che, tradotto, per Suzuki si può riassumere in tre obiettivi cardine della politica aziendale, perseguiti ancora oggi con dedizione assoluta. Al primo posto c'è lo sviluppo di prodotti e servizi di qualità e con un elevato valore aggiunto. Lo sforzo prodotto non punta a raggiungere meri obiettivi commerciali ma è finalizzato al reale benessere del Cliente. Il secondo obiettivo di Suzuki poi è dar vita a un'attività imprenditoriale che faccia dell'innovazione e dalla positività i suoi elementi fondanti, sfruttando il lavoro in team per ottenere i migliori risultati possibili. Il terzo obiettivo della Casa di Hamamatsu è infine la ricerca di un miglioramento costante, descritto anche attraverso il termine "monozukuri". In giapponese questa parola ha un significato molto ampio che rappresenta un progresso continuo. Una filosofia che riguarda non solo il prodotto finale, ma anche i soggetti che lo realizzano, sempre liberi di coltivare ambizioni di crescita, e il processo industriale che lo genera.

Tre linee guida che spingono Suzuki a sviluppare procedimenti e tecnologie che puntano a uno sfruttamento ottimale delle risorse e all'eliminazione di ogni spreco. Ma non solo. La gamma auto di Suzuki testimonia infatti come il brand abbia saputo anticipare le tendenze e i bisogni dei consumatori, ponendosi in prima linea sui fronti del downsizing, dell’ibridazione e delle tecnologie di sicurezza. 

Nel comparto auto, Suzuki è l'unica casa a offrire la tecnologia ibrida di serie su tutta la gamma nei segmenti più popolari e diffusi del mercato. E il suo sistema "Suzuki Hybrid" si distingue per leggerezza, dimensioni contenute, praticità ed efficacia impareggiabili in termini di consumo ed emissioni in ogni tipologia di percorso. In più su tutti i modelli, Suzuki offre la possibilità di scegliere la tecnologia 4x4 AllGrip per garantire sempre il massimo della sicurezza e liberà di movimento.

Auto compatte ad alto contenuto tecnologico per un grande futuro, con lo sguardo sempre attento al Cliente, alle prestazioni e all'ambiente. 

Filosofia applicata anche al settore moto, dove ogni dispositivo tecnologico, prima ancora di migliorare le prestazioni assolute, deve dare un aiuto concreto al pilota, rendendo più semplice ed efficace la guida. Dalla supersportiva "GSX-R1000R" alla "V-STROM 1050XT". 

Input fondamentale anche nel comparto marine, dove Suzuki propone al mercato tecnologie sempre innovative per rendere la nautica da diporto, l'utilizzo delle imbarcazioni e la navigazione più sicuri e piacevoli per i clienti e più rispettosi dell'ambiente. Caratteristiche che si distinguono bene nel "Lean Burn System" dei fuoribordo Suzuki. Un sistema a combustione magra con una tecnologia che garantisce un notevole risparmio di carburante (fino a -14%) e una diminuzione di CO2 prodotta a beneficio dell'ambiente. 

Tra tradizione e innovazione, Suzuki festeggia cento anni al servizio del Cliente.

 

 

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