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Nissan, auto elettriche per fronteggiare le catastrofi

La casa giapponese utilizza i modelli 100% elettrici come fonti di energia sostitutive in caso di emergenze

Negli ultimi due anni oltre 8 milioni di famiglie giapponesi hanno dovuto affrontare almeno un blackout a causa di disastri naturali. Ben sapendo che l'allarme coronavirus che stiamo vivendo ora è di tutt'altra natura ma ugualmente devastante, resta di attualità la prevenzione alla quale partecipa Nissan.  Che entro la fine di marzo, avrà siglato 31 contratti con amministrazioni e aziende locali per permettere l’impiego dei veicoli elettrici durante e dopo queste calamità.

I contratti prevedono che le auto elettriche vengano messe a disposizione delle comunità locali e dei cittadini, in modo da utilizzarle come fonte di energia presso centri di evacuazione e strutture di assistenza in caso di blackout legati a disastri naturali. Un utilizzo "contrario" rispetto al normale e cioè con la batteria delle auto che invece di immagazzinare energia la fornisce. Le vetture vengono assegnate ai governi locali, ma trovano anche impiego nei servizi di car-sharing e nei test drive presso le concessionarie Nissan. 

Il programma - che si chiama Blue Switch ed è stato avviato da Nissan a maggio 2018 - promuove l’impiego dei veicoli elettrici per risolvere problematiche legate alla prevenzione delle catastrofi, alla gestione dell’energia, ai cambiamenti climatici, al turismo e al calo demografico. Progetto in collaborazione con 4R Energy, società che ha sviluppato una batteria fissa riconvertendo le batterie usate da 40 kWh delle auto 100% elettriche Nissan LEAF

Per questo progetto Nissan e 4R Energy sono state premiate dall’Association for Resilience Japan, istituita a luglio 2014 per favorire l’implementazione del Fundamental Plan for National Resilience. L’obiettivo è quello di contribuire al consolidamento della resilienza, unendo competenze e informazioni derivanti dall’industria, dal settore accademico, dal governo e dalla comunità.