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Cuore tifoso Milan, mercato finito: si fa sul serio

Incuriosito da Rebic: è stata una buona sessione di mercato

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"Sono incuriosito." Così rispondo a tutti quelli che mi hanno chiesto sui social o a Radio Rossonera di cosa ne pensassi del mercato del Milan, che ricordiamo si è concluso con l'arrivo nell'ultimo giorno di Ante Rebic. Non avevo particolari aspettative, sono state rispettate le parole dell'ad Ivan Gazidis di inizio stagione: "Top Player? No, puntiamo su giovani che lo diventeranno con la nostra maglia". Ed il calciomercato è andato proprio in questa direzione da Theo Hernandez a Bennacer, passando per Rafael Leao fino a Rebic. Considerato tutto è stato un buon mercato e per tutto intendo situazione FFP, necessità di abbassare il tetto ingaggi, obbligo di rinforzare comunque la squadra e via dicendo. A dispetto dei catastrofisti e pessimisti, sottolineo che gli acquisti sono quasi tutti (ad eccezione di Ante Rebic) a titolo definitivo, con contratti a lunga durata (5 anni), volontà chiara di lavorare su un progetto che abbia una continuità. "Non bruceremo i nostri fondi per una sola stagione nel presente, ma vogliamo costruirci il futuro" così l'ad rossonero a gazzetta a maggio, promessa mantenuta. Non tutto e subito, ma costruendo per gradi. Lo so, capisco molti tifosi che - giustamente - sognavano. Bramavano il grande colpo, speravano in Luka Modric che lo stesso Boban ha confermato di aver provato a stuzzicare (nulla più), ma bisogna comprendere e accettare che il Milan deve passare da determinanti step proprio per riuscire a tornare in alto. Certo, in questo mercato non tutto è andato per il verso giusto, è stato un Milan che ha fatto enorme fatica a vendere (e questo ha pregiudicato anche le entrate), Boban e Maldini si sono scontrati con una realtà complicata in un momento dove - tra l'altro - per quasi tutti i club italiani è stato complicatissimo riuscire a cedere, vedi Juve con Dybala, Mandzukic, Higuain, vedi l'Inter con Perisic (prestito con diritto) e Icardi.  

SLIDING DOORS: CORREA/REBIC
Il Milan aveva scelto la sua seconda punta/trequartista ed era Angel Correa, giocatore di cui molti han parlato ma che da come descritto sembra non conoscano. Non sono solido liquidare un giudizio con un semplice "è forte" o "non lo è", ma cerco di analizzare le caratteristiche del calciatore in questione: Angel ha le qualità perfette per un giocatore di Giampaolo e soprattutto che mancano in questa squadra, capace di puntare l'uomo, di sprazzi improvvisi e accelerazioni, abile nel tagliare dentro le difese e soprattutto dotato di grandi qualità. Perchè l'operazione non è quadrata? semplice, le complicazioni nel deal Silva-Monaco hanno fatto saltare il banco. Da quel momento il Milan, seppur provando a tenere vivi i contatti, ha iniziato a tutelarsi sfogliando la margherita dei nomi. Man mano che il tempo iniziava a stringere e l'Atletico restava saldo nella sua posizione nella sua (abnorme) richiesta, Boban, Maldini e Massara prendevano contatti con gli agenti di determinati giocatori da poter prendere in prestito con diritto. L'ultimo assalto a Correa è arrivato nel penultimo giorno di mercato, all'ennesimo no dell'Atletico i rossoneri hanno scelto di puntare su Ante Rebic, riuscendo ad infilare nell'operazione anche Andre Silva. Mezzo capolavoro, insomma. Visto lo scambio di prestiti con l'Eintracht, i rossoneri si sono fatti ingolosire anche dal brasiliano Taison dello Shaktar Donetsk. Una prima offerta in prestito con diritto rifiutata è stata fatta nell'ultima settimana di mercato, il giocatore - appena saputo dell'interesse dei rossoneri - ha fatto l'impossibile per convincere gli Ucraini ha lasciarlo andare, ma non c'è stato niente da fare. Grande delusione per Taison che si è sfogato contro il suo club sul suo account instagrao: "Congratulations on ending my dream! Outra vez o sonho foi cancelado". E dall'entourage confermano che si trattava proprio di delusione da sogno rossonero mancato. Peccato. Ultima piccola chicca, pur non potendone fare il nome per tutelare la fonte (e questo mi provocherà insulti perché"se lo sai dillo, sennò piuttosto stai zitto..") voglio dirvi che il Milan è stato molto vicino - prima di Rebic - ad un attaccante straniero, un po' più esterno del Croato e che nessuno ha mai nominato in questa sessione. Ci si ragionerà nuovamente a gennaio, per questo mi è stato chiesto il silenzio. Il mercato comunque è finito, i giudizi lasciano il tempo che trovano, sarà il campo a dire se la società ha lavorato bene o male, ora si inizia a fare sul serio. Udinese e Brescia archiviate, settimana prossima si va a Verona e non sarà facile, campo ostico da sempre. Certo, con un Ante Rebic in più, giocatore al quale riprometto di dedicare un editoriale prossimamente, perché sono convinto possa avere le caratteristiche per fare benissimo in Italia. Ora tocca a Mister Giampaolo trovare la quadra giusta, decidere se continuare con la sua idea di gioco o modificare qualcosa, certo il mercato non lo spinge esattamente verso il suo modulo tipo (e qui ci sarebbe da approfondire..), ma facciamo una scommessa? Il Mister non solo non cambierà, ma Ante Rebic sarà il suo trequartista, nella stessa identica posizione coperta da Castillejo con il Brescia.

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