A Milanello come nel "Giorno della Marmotta": si ricomincia tutto da capo

La società cerca un top mister: Conte, Sarri e Di Francesco in cima alla lista, ma io voto...

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Si ricomincia da capo! Non siamo a Punxsutawney, in Pennsylvania, per la festa del “Giorno della Marmotta", perché in queste ore a Milanello non c'è da festeggiare niente. Nel film con Bill Murray, il protagonista si alzava tutte le mattine, rivivendo angosciosamente tutte le situazioni del giorno prima. Le stesse sensazioni che stanno provando i tifosi del Milan, sconcertati dai risultati delle ultime settimane, ma sbigottiti dalle notizie che arrivano dal Centro Sportivo rossonero per il pugno di ferro esplosivo tra Gattuso e i giocatori.

Il risultato di questa situazione paradossale e assurda, indipendentemente dalla classifica finale che certo potrebbe ancora sorridere al Milan, sembra ineluttabile. Si va verso una nuova rivoluzione a livello tecnico che toccherà profondamente il nuovo assetto della squadra. I dirigenti del Milan sono fermi a cauti sondaggi per quanto riguarda i giocatori, ma si stanno muovendo per il futuro allenatore.

Sgombriamo subito il campo da equivoci o dubbi. La Società deve puntare a un Top Mister, il vero gioiello della campagna rafforzamento della prossima estate. E' dunque fondamentale ripartire da una guida esperta, sicura, affidabile, carismatica. Soprattutto carismatica.

ANTONIO CONTE – Il Milan è sempre sembrato defilato rispetto alla concorrenza. Oggi il Club favorito per l'acquisizione del tecnico salentino appare il PSG, stanco dei risultati insufficienti del tedesco Tuchel. Roma e Inter sono alla finestra, in attesa del finale di campionato, pronti comunque all'affondo finale. Ma ecco la novità. In settimana Leonardo e Maldini hanno incontrato Conte, con esito che sembra essere stato positivo. Siamo ancora molto cauti, ma il Milan ha compiuto il primo passo.

MAURIZIO SARRI – I plenipotenziari del mercato rossonero sembrano non abbiano effettuato alcun tentativo, per ora, nei confronti del tecnico del Chelsea. Le sue dichiarazioni circa la sua volontà si rimanere a Londra paiono comunque di facciata, perché qualche indiscrezione rivela che tornerebbe subito in Italia, forse stanco della situazione in casa Chelsea

EUSEBIO DI FRANCESCO – E' la voce della settimana che ha lasciato perplessi i tifosi rossoneri. Non tanto per la sua affermazione di qualche tempo fa, riferita al Milan: "Non vado dove c'è confusione", ma perché non lo ritengono quella figura che possa rilanciare la squadra verso i livelli che le competono. Non dobbiamo dimenticare però che, grazie a lui, la Roma ha conquistato un anno fa una storica semifinale in Champions League .


Come Di Francesco, forse per le stesse ragioni, non entusiasmano De Zerbi e Giampaolo, mentre personalmente non plaudirei all'arrivo di Jardim. Mi sembra poco plausibile la possibilità di convincere Pochettino. Io invece suggerisco un nome, mai apparso, ma che potrebbe essere la soluzione più sorprendente e più rivoluzionaria. Ma chi conosce a fondo le capacità di questo allenatore me ne parla in toni entusiastici: si tratta di Sergio Conceicao, oggi sulla panchina del Porto che ha portato a vincere campionato e coppa, dopo aver salvato il Nantes, penultimo in classifica con 35 punti conquistati in 18 partite.

Sa valorizzare i giovani. Militao, classe 1998 ,è stato ceduto al Real Madrid per 50 milioni di euro. Dalot, classe 1999, è passato al Manchester United, una cessione che fruttato 20 milioni di euro. E' un tecnico dalla forte personalità, piglio deciso, appare molto preparato tatticamente, ama il gioco propositivo, conosce a fondo le tematiche del calcio italiano. E' il mio preferito, ovviamente dopo Conte e Sarri!