Sarri o Mourinho, chi farebbe rosicare di più?

Tempi difficili per gli anti-juventini (la tifoseria più numerosa d'Italia, ricordiamolo) in questi ultimi 8 anni

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Con la Juventus pigliatutto agli altri, in Italia, sono rimaste solamente le briciole mentre effimere gioie circoscritte alle sconfitte subite dai bianconeri in Champions sono state riservate per l'Europa. Per supportare e rafforzare l'atavica repulsione nei confronti dei colori della Vecchia Signora è stato necessario quindi anche l'intervento di singoli eroi di “giornata” eletti, di volta in volta, dal popolo represso e depresso.

Tra di loro, tra questi “eroi”, sicuramente due nomi in particolare hanno messo tutti d'accordo:

1) Maurizio Sarri, che con il suo “Sarrismo” è diventato simbolo della lotta proletaria contro il potere arrivando persino a sfiorare la vittoria inaspettata.

2) José Mourinho, che con il suo gesto post gara in Champions dopo Juventus-Manchester United è diventato un'icona (ancora più di quanto già lo fosse per alcuni tifosi, interisti in particolare) per tutti coloro che fanno del tifo contrario alla Vecchia Signora uno stile di vita.

Tra i tanti tecnici accostati alla Juventus per la panchina (vedi articolo dell'altro giorno) ci sono anche loro e soprattutto il tecnico toscano è uno dei candidati principali per guidare Cristiano Ronaldo nel corso della prossima stagione.

Due scelte che, diciamolo, sono totalmente differenti.
Nel primo caso, quello di Maurizio Sarri, la “bocciatura” di Allegri sarebbe chiaramente di natura tattica, di spettacolo di gioco proposto. Puntando sull'ex tecnico del Napoli la svolta in panchina sarebbe assolutamente riferibile alla necessità di sfruttare al meglio il parco giocatori a disposizione e l'enorme potenziale offensivo per praticare un calcio migliore e assicurare un divertimento maggiore a tutti i tifosi bianconeri.

Nel secondo caso, quello di Josè Mourinho, l'upgrade in panchina sarebbe ovviamente collegato invece alla necessità di aumentare il carisma e il peso internazionale anche fuori dal campo, così come già fatto l'anno scorso nel campo con l'acquisto di Cristiano Ronaldo. In entrambe le scelte, l'accantonamento di Allegri sarebbe comunque giustificabile e comprensibile per i tifosi.

Due soluzioni, per migliorare (si spera), chiaramente riconoscibili già in partenza. Due simboli diversi, due “eroi” anti-Juve degli ultimi anni (ma non solo), che se spostati dall'altra parte della barricata però, a loro modo, potrebbero aiutare il percorso di crescita sviluppato dalla proprietà bianconera.

E la domanda provocatoria di giornata è ovviamente semplice, quasi scontata: cosa farebbe rosicare di più il popolo degli anti-juventini? Vedere Maurizio Sarri vincere lo scudetto guidando quella squadra bianconera che per tanti anni ha rappresentato il nemico imbattibile (anche se per De Laurentiis, in uno dei suoi tanti voli pindarici, è stata battuta…) per via del “fatturato”? Oppure vedere Josè Mourinho che, potendo guidare nuovamente Cristiano Ronaldo, riesce nell'impresa di sollevare nuovamente la coppa dalle grandi orecchie cancellando/offuscando gli eroi del Triplete del 2010?
Ai posteri l'ardua sentenza.

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