Le lezioni di Klopp e Pochettino allontanano Allegri dalla Juve!

Solo chi osa fino alla fine riesce a riscrivere la storia: le semifinali di Champions "indirizzano" le scelte della Vecchia Signora

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Pazzesco. Non c'è altro aggettivo per descrivere quanto visto ieri sera nella semifinale di ritorno tra Ajax e Tottenham. Una partita incredibile, un susseguirsi di emozioni fino all'ultimo istante. Ma quanto sono stupende le partite ad eliminazione diretta in Champions League? Sono l'espressione massima di bellezza del calcio. A distanza di una settimana, Liverpool e Tottenham hanno ribaltato i pronostici a senso unico che le vedevano praticamente già a casa.

I “Messiani” sono dovuti scendere rapidamente dal carro dopo l'ennesimo tonfo in trasferta del Barcellona mentre chi rivedeva nei giovani olandesi la reincarnazione della banda di Cruyff che rivoluzionò il calcio negli anni 70 ha dovuto subire una delusione pazzesca, come quella evidenziata dai giocatori dell'Ajax in campo dopo il gol qualificazione subito da un devastante Lucas Moura a “fil di sirena”.

È vero, a questi livelli la differenza la fanno i dettagli (e anche la fortuna) ma solo chi ci crede davvero fino in fondo può vincere. Solo chi osa fino alla fine riesce a riscrivere la storia. È solo un caso che proprio nella due giorni in cui Klopp e Pochettino ribaltano gli sfavori del pronostico in maniera così evidente ed eclatante crollano le azioni di Allegri sulla panchina della Juventus? Un susseguirsi di voci, tweet e soffiate che lo vedono sempre più lontano dalla permanenza in bianconero.

Quel Klopp che ha dimostrato che pareggiando lo 0-3 subito all'andata non bisogna puntare poi a supplementari e/o rigori ma bisogna continuare ad attaccare fino alla fine. Solo così le imprese si concretizzano davvero. Quel Pochettino che invece ha dimostrato che si può subire il gioco dell'Ajax e andare anche sotto ma senza gettare la spugna perché riorganizzando testa e gambe si può cambiare il corso della storia.

Due imprese, quelle degli allenatori di Liverpool e Tottenham, che si vanno evidentemente a scontrare con le ultime due eliminazioni in Champions League della Juventus. Che sia stata proprio questa due giorni di Coppa a convincere la dirigenza della Vecchia Signora che dopo 5 anni di “gestione” di Allegri sia arrivato il momento di cambiare? Una cosa è certa, a prescindere da chi sarà l'allenatore bianconero nella prossima stagione, l'obiettivo numero uno dichiarato dovrà essere la Champions League.

Chi allenerà Cristiano Ronaldo avrà l'obbligo di provare a riportare la coppa delle grandi orecchie a Torino dopo 24 anni. Niente scuse né giustificazioni. Tutto il resto è noia.

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