Segna solo Cristiano: è un bene, ma anche un arma a doppio taglio...
"Con Ronaldo in squadra parti sempre 1-0". Giorgio Chiellini lo afferma con il sorriso di chi ne è consapevole, a caldissimo dopo il triplice fischio di un Inter-Juventus quasi da International Challenge Cup. Per questo probabilmente più divertente della media di questo tipo di partite del campionato italiano in questo momento in teoria delicato della stagione. Un'affermazione che dovrebbe essere musica per le orecchie del tifoso bianconero, e che probabilmente lo è per l'orgoglio di non aver fatto concessioni alla rivale più sentita, neppure campionato vinto e festeggiato.
In chiave Europa anche però una ferita in più alla consapevolezza che tutto a un certo punto sembrava essersi messo per il verso giusto, un'aggravante tecnica sulla bilancia del bilancio del quinto anno di un Massimiliano Allegri uscito improvvisamente dal personaggio pubblico che si è robustamente costruito soprattutto nel quinquennio di Torino. Il battibecco in diretta tv è la prolunga della partita di ritorno contro l'Ajax, citata come riferimento dallo stesso tecnico nel tentativo di spiegare le cinque "ripartenze da manicomio" (cit.) subite nei primi 45 minuti contro di San Siro. Insomma, un minestrone di sensazioni che se non sono scemate dentro ad Allegri - che ha fatto dello sdrammatizzare e dell'implorazione della lucidità due dei propri cavalli di battaglia - ci sta non siano scemate dentro parte della tifoseria protagonista della psicosi che si è generata intorno allo stesso nome di Allegri in chiave riconferma o meno. E proprio intorno ai gol di Ronaldo si è gradualmente accartocciata la capacità di far male per davvero, per ciò che ti chiede la Champions, della Juventus.
Tra le partite chiave stagionali, quelle vinte senza contributo concreto sottoporta di CR7 (sovente adoperandosi in gesti da decatleta invece che da gesti di pura tecnica come quel sinistro micidiale che ha congelato Handanovic) ci si ferma a Napoli e Inter allo Stadium nel girone d'andata e Old Trafford nel girone di qualificazione. Partite che - nella progressione attesa dalla squadra per arrivare a Madrid - risalgono a tanto, troppo tempo fa. 1-0 si è partiti sia ad Amsterdam che nell'infausta notte dello Stadium, quella in cui Agnelli e Allegri corrono a riconfermare reciprocamente il loro matrimonio. So che fa male ricordarlo, ma se lo ha fatto capitan Chiellini dobbiamo accettarlo e aspettarci che dopo il derby di venerdì inizi finiscano i giochi di parole e inizi di fatto la stagione 2019/20.