Inter, zero distrazioni da qui alla fine

Cinque partite per entrare nell'unica Europa che conta: concentrazione ai massimi

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Si, va beh, il mercato impazza. Ormai non esiste un periodo definito nel quale chiacchierare di scambi, acquisti, cessioni e prestiti. Un po' sul genere non ci sono più le mezze stagioni. Il problema, comunque, non sta tanto nella non ciclicità della vicenda, quanto nel doversi concentrare sull'obiettivo in mezzo ad una ridda di voci e vocine, perché molto cambia e cambierà nella strategia nerazzurra in funzione della classifica finale. E, con l'Europa League ridotta ad un ripiego per chi è stato sfigato o cattivo durante la stagione, l'unica Europa che conta passa dalla Champions.

Mettiamo le cose in chiaro; non faccio uso di maniavantismo compulsivo. Ma, riprendendo un concetto espresso da un signore qualche anno fa, un portoghese di Setúbal se non vado errato, non sono un pirla. Cinque partite, per quanto poche possano sembrare, sono quindici punti; uguali per tutti. Ora, il calendario non ci propone – opinione personale, pertanto assolutamente opinabile – sfide impossibili. La Juve giocherà per onorare il titolo appena conquistato e per l'antagonismo che regna imperante tra le due squadre, ma non credo con agonismo e cattiveria sportiva fuori dalla norma. Stesso discorso vale per il Napoli, ormai certo della prossima Champions e senza l'affanno del risultato a tutti i costi se non per una mera questione di puntiglio. Poi, in ordine, Udinese, Chievo ed Empoli. I toscani, ai quali non ne va una dritta quest'anno, potrebbero renderci visita già retrocessi, così come farà il Chievo due settimane prima. Ma attenzione; i gialloblù dell'omonimo quartiere scaligero hanno, di fatto, estromesso la Lazio dalla lotta Champions giocando senza pressioni. L'identico ragionamento potremmo applicarlo agli empolesi. O, forse, la memoria di molti è cortissima ed ha cancellato episodi del passato con occasioni perdute o sfumate proprio a causa di squadre senza più nulla da chiedere a nessuno. Manca l'Udinese all'appello; la affronteremo quando sarà nel bel mezzo della bagarre salvezza, anche se il potenziale dei bianconeri friulani non sembra tale da poterci impensierire. A patto di essere con testa e cuore nel campo.

Non con l'idea di avere tre punti in tasca per diritto divino. Insomma, toccando tutto quel che capita, non la vedo grigia. Ma, ripeto il concetto base; entrare nel trofeo continentale che dà lustro e porta soldi dipenderà dai nostri piedi. Cerchiamo di non complicarci qualcosa di assolutamente alla nostra portata. Ecco perché zero distrazioni; non abbiamo ottenuto ancora niente.