Inter, troppo futuro in questo presente

Voci di mercato, indiscrezioni su trattative e permanenze in ballottaggio ma c'è Inter-Roma questa sera...

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Proprio non si riesce a tenere lontano il rumore del mercato, nemmeno a campionato in corso, neppure alla vigilia di una sfida importante come quella con la Roma. Il ballottaggio sul nome dell'allenatore che può essere ancora Spalletti, (come cambiano in fretta le cose), Conte (che da inizio stagione è stato affiancato al Milan, poi all'Inter, infine alla Juventus, per rientrare in orbita Inter), il ritorno di Oriali come raccordo tra società e squadra, il destino di Icardi, dato sicuro partente a fine stagione, attraverso uno scambio con Dybala, proposto più volte dalla stampa, salvo essere confermato all'Inter da Wanda Nara: “Saremo qui anche il prossimo anno. Mauro è un grande uomo: continua a segnare e va avanti per la sua strada perché è il forte della famiglia".

Non mancano i nomi per il futuro che vanno da Danilo a Pellegrini, da Dzeko al posto di Icardi a Eriksen del Tottenham. Il fatto è che questa sera si gioca e l'Inter è una squadra ad alto tasso di distrazione che con la Roma da sempre vita a partite indecifrabili, dai risvolti imprevedibili. Basti pensare che negli ultimi sette anni a San Siro la Roma è uscita vincitrice ben tre volte, contro le due dell'Inter (l'ultima volta nel 2015) e due pareggi.

In difesa si andrà sul sicuro, con scelte che cadranno su Skriniar e De Vrij, sugli esterni Asamoah e il mestiere di D'Ambrosio, a centrocampo poca scelta ma alla fine si andrà sulla ex coppia viola Vecino-Borja Valero. In attacco Spalletti sembra che abbia deciso di virare verso Lautaro Martinez. Coerente con quello che sembra aver deciso, rispetto a inizio stagione, quando diceva che Icardi era il leader, titolare inamovibile, mentre L.Martinez faticava a giocare pochi minuti. Oggi invece il tecnico vende una realtà nuova, fatta di scelte tecniche che ribaltano convinzioni perorate anche televisivamente. Giusto che l'argentino più giovane trovi spazio, meno che il ballottaggio provenga da fattori emotivi, invece che tecnici.

Mi piacerebbe essere sorpreso da un'Inter che, snaturando le caratteristiche dei suoi giocatori, questa sera tenti di tirare da fuori area, verticalizzi più frequentemente, cerchi la giocata e se crossa in area ci siano almeno tre giocatori che vanno ad inserirsi con i tempi giusti. C'è bisogno di una partita sorprendente dell'Inter, contro un avversario che negli ultimi 10 turni ha fatto solo un punto in meno. Dipende anche da come sta Borja Valero e quanto Spalletti sia ispirato ma non sarebbe male vedere Icardi entrare e segnare un gol decisivo, quanto meno per chiudere definitivamente una vicenda da gestire con la testa e non più con il fegato.