OGGI CON BORZILLO

Cuore Tifoso Inter: Romelu e Lautaro, i pretoriani di Antonio Conte

Facce di una squadra che non molla di un centimetro

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Lukaku e Martinez. Più li guardo e più somigliano alle coppie di poliziotti dei telefilm americani. Uno con la faccia da bravo ragazzo, Romelu, l’altro con lo sguardo da duro, quello che in tv fa la parte del cattivo, Lautaro. Polizieschi o meno, i due si trovano e completano in maniera impressionante; l’intesa in campo è perfetta, non esistono gelosie, se uno vede l’altro in posizione che reputa migliore gli passa la palla senza pensarci un secondo. Come sabato sera quando Lautaro, il ragazzo di Bahia Blanca, Pampa argentina ad uno sputo dalla Patagonia, ha cercato il compagno pur potendo, forse, provare l’azione personale con buone possibilità di riuscita.

Poco importa se poi si sbaglia; una scrollatina di spalle e si ricomincia. Ecco, in questo l’Inter di Conte sembra differenziarsi da quelle che hanno preceduto il suo avvento in panchina; non si molla di un centimetro, mai, nemmeno quando le cose sembrano mettersi al peggio. E non è un caso che le uniche sconfitte nerazzurre siano arrivate nella stessa settimana, la prima contro una delle favorite alla vittoria finale della Champions, senza Romelu in campo, bloccato a Milano per un problema muscolare – di lieve entità ma pur sempre problema muscolare – la seconda contro i campioni d’Italia in carica, senza Sensi e con il gigante belga depotenziato sempre per il problema muscolare di cui sopra. Sul pareggio interno col Parma ci sarebbe da scrivere assai, ma dubito che Nicchi e Rizzoli gradirebbero. Lukaku e Martinez; anche in una serata complicata, quelle che si definiscono serate no – e col Bologna sembrava esserlo – trovano la zampata, lo scatto felino, l’invenzione con cui far girare la partita; anche quando si trovano di fronte portieri posseduti contemporaneamente dagli spiriti di Zamora e Yashin. Lukasz Skorupski, estremo difensore felsineo, aveva preso tutto quel che gli era arrivato in porta, parabile o meno che fosse. Reattivo oltre ogni immaginazione, aveva tenuto in piedi la barca rossoblù; poi, anche lui, ha dovuto arrendersi ai pretoriani di Antonio Conte, i due che più di tutti quanto hanno sposato il progetto dell’allenatore leccese oltre ogni minimo dubbio. Ah, fatemi spendere due parole su una nuova faccia da Inter, quella di Valentino Lazaro; il ragazzo è stato, al solito, bollato come mediocre dopo due spezzoni di partita, nemmeno due partite, da una parte della tifoseria. Beh, credo che il giovanotto a Bologna si sia preso una bella rivincita. Tra i migliori in campo, pronto a proporsi e a difendere, un tutto fascia sorprendente. Adesso

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