La MotoGP senza Marquez è tutta un'altra cosa

È aumentata la competitività o si è abbassato il livello?

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Sei vincitori diversi nei primi otto gran premi della stagione. Di questi, quattro per la prima volta sul gradino più alto del podio: Quartararo, Binder, Oliveira e Morbidelli. Il mondiale della rivoluzione. Ma non è una novità: nel 2016, ad esempio, avevano vinto otto piloti differenti nelle prime tredici gare. L’età media dei vincitori (circa 25 anni) suggerisce un inevitabile ricambio generazionale: Quartararo è il più giovane con i suoi 21 anni, seguito da Binder, Vinales e Oliveira (25) e Morbidelli (26). La vecchia guardia resta aggrappata ai 34 anni di Andrea Dovizioso. Il Dovi insegue il titolo a sedici anni dal suo primo e unico trionfo iridato nella classe 125. Resistenza.

La ventata di rinnovamento che soffia sul paddock ha spazzato via il ricordo di Marc Marquez. Il tiranno della MotoGP (ha vinto sei degli ultimi sette titoli mondiali) è fuori dai giochi a causa di un infortunio dal primo gran premio di Jerez. La sua assenza ha favorito la nascita di una nuova primavera all’insegna del “tutti contro tutti”. E la classifica maturata dopo l’ultimo GP di Catalogna testimonia che la rivoluzione ha già fatto irruzione nel palazzo.

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