Il Milan (in Italia) sta un passo avanti

Almeno ad oggi, almeno in Serie A

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Dopo tutti gli episodi di ieri sera all’Olimpico, culminati con le parole di Mourinho a caldo «non fatemi parlare sennò la prossima in panchina non ci vado», diventa difficile essere lucidi e analizzare i reali rapporti di forza in campo. Perché volenti o nolenti rimane negli occhi, e nella mente, l’inquietante direzione di gara di Maresca, un arbitro già la cui designazione per un big match di Serie A equivale un po’ al terzo segreto di Fatima. Cerchiamo però di andare oltre. Sì perché al di là del fischietto di Napoli (neanche rimandato ma direttamente bocciato e senza appello), e al di là della comprensibile reazione di Mourinho e dei tifosi romanisti, c’è stata una partita in cui il Milan ha dimostrato ancora una volta di essere – al momento – la migliore squadra italiana.

Inutile girarci intorno: nel primo tempo, davanti ai 50mila dell’Olimpico, i rossoneri hanno imposto e dominato il gioco; fraseggiando con grande sicurezza, scambiandosi i ruoli, pressando alto, attaccando l’area di rigore in cinque e difendendo sempre alti, togliendo fiato e palleggio alla Roma; quest’ultima ha reagito come ha potuto, con un paio di occasioni più di strappo che di ripartenza, estemporanee a confronto della perfetta orchestra rossonera. Nella sinfonia milanista infatti – in cui la somma è molto, ma molto di più della somma degli strumenti, e in cui ciascuno sembra sempre sapere cosa fare (e ha costantemente più opzioni) – anche il valore dei singoli viene esaltato.

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