Il 3 ottobre del 2005 ci lasciava un educatore nel calcio
“Il mare non ha Paese nemmen lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole”. La vastità dell’azzurro davanti ai nostri occhi. L’eterno ritorno delle onde. Il luogo dove ogni giorno la stella più luminosa emerge e si tuffa. In una parola: mare. Giovanni Verga, verista e catanese, descriveva così le acque di Aci Trezza tra le pagine de I Malavoglia. Una Sicilia millenaria, capace di raccontare la magia delle terra emersa che si spegne in riva ai sogni.
Un altro siculo ha delineato invece tracce infinite all’interno del mondo pallonaro. Parliamo dell’uomo venuto da Canneto, frazione dell’isola di Lipari, che risponde al nome di Franco Scoglio. Poeta, anzi no verticalizzatore. Aforista capace di dipingere l’essenziale in poche righe, in quelle parole che restano appiccicate all’udito per lungo tempo.