4 ore e 48 minuti che hanno cambiato la storia dello sport
Wimbledon, spiega Gianni Clerici, è come San Pietro per un cattolico e, sempre per il gentiluomo, il tennis prima di essere uno sport è un gioco. Intorno all’Open d’Inghilterra da più di un secolo si è imposta una sola narrativa possibile: Wimbledon è un luogo ameno dove il tennis ritorna alla sua origine regale. Ogni liturgia, codice, fisima, colore o vezzo che albergano l’All England Lawn Tennis and Croquet Club prestano il fianco a questa visione.
Wimbledon è incantato, la sacra erba è catarsi per ogni volgarità penetrata nel tennis e negli sport tutti dal dopoguerra ad oggi. É davvero l’unico luogo sportivo di questa terra dove un semplice gioco può sublimarsi in qualcosa di ultraterreno. Il 6 luglio 2008 alle 14.35 orario di Greenwich inizia non solo la più bella finale ai Championships di sempre, ma anche il più grande incontro mai giocato.