L'azzurra Fantini grande protagonista nel martello femminile
Proseguendo i momenti principali della stagione che sta per concludersi dell’atletica mondiale, il settore dei lanci ha vissuto momenti di grande interesse e regalato ai colori azzurri importanti emozioni specialmente nell’ambito del martello femminile da cui iniziamo la nostra retrospettiva ricordando subito la nostra principali rappresentante della specialità, Sara Fantini, che ha ottenuto un prestigioso quarto posto ai mondiali di Eugene, prima delle europee, conquistato poi il bronzo ai campionati continentali di Monaco di Baviera e, nell’ambito dei vari meeting disputati, ha più volte battuto il record italiano portandolo sino a 75.77 metri, a Madrid in giugno, misura che la pone anche al quinto posto assoluto nell’anno. Tra le italiane, sia pur a livello giovanile under 20, va rilevato anche il successo mondiale a Calì di Rachele Mori, nipote di Fabrizio ex campione del mondo dei 400 ostacoli, che di fatto ha regalato all’Italia l’unica medaglia d’oro all’aperto della stagione iridata in pista.
A livello globale, nella specialità, va evidenziata la supremazia stagionale della statunitense Brooke Andersen, campionessa del mondo a Eugene e detentrice anche della miglior prestazione dell’anno, con anche la sua connazionale Janee’ Kassanavoid capace di salire sul podio dell’Oregon con il bronzo, mentre la canadese Camryn Rogers ha completato con l’argento una serie di medaglie nordamericane. Nella finale mondiale, la Andersen ha lanciato 78,96 m, a soli sei centimetri dalla sua miglior misura dell’anno realizzata ad aprile a Tucson con 79,02 m, mentre il 75,52 m della Rogers le ha permesso di diventare la prima medaglia mondiale canadese nella specialità.